IMPORTANTE PRESA D’ATTO DELLA REGIONE LOMBARDIA

Con Decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa n. 2456, apparso sul sito del CENED il 10 Marzo scorso e pubblicato successivamente sul BURL, la Direzione Generale Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia recepisce le osservazioni da più parti espresse in merito ad una delle criticità del Decreto 176 del 12 Gennaio 2017 che, di fatto, rendeva impraticabili gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici condominiali esistenti.

Nelle premesse di questo nuovo provvedimento, che spiegano perché si è reso necessario sostituire il citato Decreto n. 176/2017, si legge tra l’altro che: “…sono stati sollevati nuovi quesiti in merito all’applicazione delle disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici, evidenziando le difficoltà di intervento che sorgono quando le parti che compongono l’involucro esterno degli edifici non appartengono allo stesso soggetto giuridico…”.

RETE IRENE aveva da subito evidenziato questa grave criticità: ora il Decreto n.2456 di Regione Lombardia, che sostituisce in effetti il precedente Decreto n. 176, risolve almeno questa situazione, individuando una fondamentale discriminante in merito alla “proprietà” delle superfici disperdenti sulle quali devono essere effettuate le verifiche del coefficiente medio globale di scambio termico (H’T).

Le verifiche tecnico-prescrittive di  un intervento di riqualificazione “….debbono considerare sia le parti opache, sia le parti trasparenti costituenti l’involucro dell’elemento oggetto di intervento nel solo caso in cui entrambe siano di proprietà del medesimo soggetto giuridico”.

Con questa precisazione, quindi,  nel caso di lavori sulle superfici perimetrali di un condominio, le verifiche previste devono essere condotte solo sugli elementi sui quali s’interviene, superando la problematicità di dover realizzare un isolamento termico sulle facciate, di proprietà comune, unitamente alla sostituzione dei serramenti, che invece sono di proprietà individuale.

E’ stato quindi eliminato un grosso ostacolo alla realizzazione degli interventi di efficienza energetica sugli edifici plurifamiliari esistenti: purtroppo però non è l’unico, in quanto, a nostro parere, occorre una revisione delle indicazioni di carattere tecnico-prescrittivo anche in merito ad altre questioni, prima tra tutte quella legata all’incidenza di alcune tipologie di ponti termici (ad es. solette balconi) e alle relative difficoltà operative di correzione.

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