CAMPAGNA #ECOSISMABONUS: LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI CONTRO I LIMITI DI SPESA

campagna #Ecosismabonus

Si moltiplicano le prese di posizione e le iniziative, contro i nuovi massimali di spesa per le detrazioni fiscali con la campagna #EcoSismabonus.

Quindi parte la campagna #EcoSismabonus. Già nel mese di Luglio, Rete IRENE, aveva espresso la sua posizione contro i limiti definiti nella bozza di Decreto del MISE, MEF e MIT e Ministero dell’Ambiente, perché non congrui con valori di mercato correnti e penalizzanti rispetto alle agevolazioni fiscali previste dai dispositivi legislativi. Un sistema che di fatto NON INCENTIVA il recupero, l’efficientamento e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio italiano.

Nell’ultimo mese sono state molte le associazioni di categoria e gli operatori del settore che hanno espresso le proprie preoccupazioni sugli effetti negativi che questo decreto potrebbe avere sulle attività di sviluppo del nostro paese.

CONFAPPI ha definito i tagli per l’Ecobonus come un segnale negativo per tutti, CNA Impianti e Finco sostengono che se fosse confermato l’abbassamento dei tetti di costo per ogni tipologia di intervento agevolabile con l’ecobonus, sarebbe favorito il lavoro in nero e i prodotti low cost.

E’ proprio in questo contesto di forte diniego che si inserisce un’importante iniziativa organizzata dalla filiera delle costruzioni.

Martedì 18 settembre, i costruttori di Ance, i Consigli Nazionali degli Architetti, Ingegneri, Geometri e Geologi, OICE, ISI, Federcostruzioni, ANACI e Legambiente hanno lanciato la campagna #EcoSismabonus, una campagna di comunicazione per sostenere e promuovere la diffusione degli incentivi per la messa in sicurezza antisismica e il miglioramento energetico della casa. Un’iniziativa che Rete IRENE appoggia pienamente.

Rete IRENE sin dal principio ha espresso le sue preoccupazioni sull’applicazione di massimali di spesa all’Ecobonus poiché costituiscono, di fatto, una penalizzante limitazione agli incentivi fiscali per riqualificare energeticamente e mettere in sicurezza il patrimonio edilizio esistente, oltre a rappresentare un concreto e grave rischio allo sviluppo economico e sociale dell’Italia, e a porsi in contrasto con le strategie e le politiche concordate a livello europeo.

Un clamoroso ostacolo in controcorrente con tutti i dati che attestano una ripresa delle attività di recupero energetico dei condomini, con interventi che hanno reso più efficienti gli edifici nel 2017. Basti pensare che nel giugno 2018, il presidente di ENEA Federico Testa, nella presentazione del “Rapporto Annuale sulle Detrazioni del 65%“, lodava il potere delle agevolazioni fiscali degli ultimi anni qualificandoli come strumenti trainanti gli interventi di ristrutturazione edilizia, capaci di influenzare l’innovazione, lo sviluppo, la produzione e la diffusione di mercato di tecnologie per il risparmio energetico nel settore edilizio.

E’ quindi doveroso promuovere la diffusione degli incentivi per la messa in sicurezza antisismica e il miglioramento energetico della casa. Non si può arrestare quello che risulta essere un potente strumento di sviluppo, fondamentale per realizzare uno dei principali obiettivi della Strategia Energetica Nazionale.

Il rinnovamento del patrimonio edilizio nazionale è un investimento strategico, per le sue conseguenze sullo sviluppo economico, sulla tutela dell’ambiente, della sicurezza dei cittadini e sulla preservazione del valore dei loro risparmi.

Per tutti questi motivi, che sono i principi sui quali si basano le azioni di Rete IRENE, appoggiamo pienamente la campagna di comunicazione #EcoSismabonus.

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