LEGGE DI BILANCIO 2019 E TUTELA AMBIENTALE: (QUASI) NIENTE DI NUOVO

LEGGE DI BILANCIO 2019

Nella Legge di Bilancio 2019 appena approvata sono state ignorate le proposte migliorative di maggioranza e opposizione che avrebbero potuto migliorare l’efficacia di ecobonus e sismabonus nello stimolare la diffusione degli interventi.

In un’analisi approfondita, Virginio Trivella, Coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE, critica senza mezzi termini la Legge di Bilancio 2019, evidenziando come nella concitazione che ha condotto alla sua approvazione, gran parte del capitolo 4 del Contratto per il Governo del Cambiamento, che tratta di tutela dell’ambiente, sia stata dimenticata.

Nonostante i severi moniti dell’IPCC sui cambiamenti climatici e i disastri ambientali avvenuti di recente, anche in Italia, gli indirizzi della Strategia Energetica Nazionale scritta dal precedente Governo e giudicata fin troppo debole da molti esponenti dell’attuale, sono stati quasi del tutto disattesi.

Mentre la nuova Direttiva Europea sull’efficienza energetica fissa obiettivi più ambiziosi di riduzione dei consumi di energia e la Commissione riporta l’urgenza di proteggere il pianeta riducendo le emissioni a zero entro il 2050, i principali target della SEN sono stati rinviati a tempi migliori, senza alcuna definizione di provvedimenti strategici per decarbonizzare l’edilizia.

Di fatto è stato “semplicemente” prorogato di un anno l’Ecobonus, come largamente previsto, perché la sua sospensione avrebbe avuto come immediata conseguenza il peggioramento del saldo del bilancio.

Come al solito, sono stati prorogati senza modifiche anche gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie che, per come sono congegnati, tendono ad assecondare la tendenza di molti a scegliere interventi meno costosi, eludendo gli obblighi di riqualificazione energetica pur rimanendo lautamente incentivati.

Questo problema grave, che continua a non essere affrontato, è favorito anche dall’assenza di controlli da parte delle amministrazioni locali, che evitano di assumere un ruolo impopolare. Così come continuano a restare non affrontati i diversi ostacoli che ancora oggi limitano la fruizione degli incentivi e la diffusione delle riqualificazioni energetiche profonde per molte categorie di utenti e di edifici.

Alcuni emendamenti presentati in Commissione Bilancio del Senato (anche dalla maggioranza) avrebbero potuto perfezionare proficuamente gli incentivi, la cui massima efficacia è irrinunciabile se si vuole affrontare con determinazione la sfida della decarbonizzazione dell’edilizia.VEDI L’APPROFONDIMENTO NEL DOCUMENTO DI VIRGINIO TRIVELLA SULLA LEGGE DI BILANCIO 2019

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