CLASSE ENERGETICA E MERCATO IMMOBILIARE: IN AUMENTO LA COMPRAVENDITA DEGLI IMMOBILI EFFICIENTI

Classe energetica e mercato immobiliare

Abbiamo ripetuto tante volte che classe energetica e mercato immobiliare possono costituire un binomio vincente per il mercato edilizio e per (ri)mettere in moto una parte di economia nazionale. È superfluo infatti soffermarsi su quanto gli immobili con classe energetica alta permettano di ridurre i consumi, e quindi i costi, quanto siano in grado di migliorare il comfort abitativo e, ultimo ma non per importanza, il valore dell’immobile.

Sì, ma gli immobili con classe energetica alta rientrano solo nel gruppo delle nuove abitazioni, costose e poco diffuse nel cuore delle grandi città” – questa l’asserzione che, sbagliando, molti fanno guardando al mercato immobiliare. Certo, gli immobili nuovi racchiudono in sé tutti i pregi e vantaggi legati a concetti di comfort, risparmio energetico e elevate prestazioni, ma queste considerazioni valgono anche su edifici già esistenti sui quali è stata eseguita un’opera di riqualificazione energetica.

ENEA, l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (FIAIP) hanno pubblicato di recente il Rapporto annuale sull’andamento del mercato immobiliare, uno studio che mette in luce le dinamiche della compravendita in Italia, rapportandole in modo estremamente interessante alle caratteristiche energetiche degli edifici. Proprio in questo documento viene messo in luce lo stretto rapporto tra classe energetica e mercato immobiliare, cosa emerge?

L’analisi dimostra che nel 2018 è cresciuto il numero di immobili compravenduti nelle prime tre classi energetiche (+6%) e il numero di edifici oggetto di ristrutturazione (+12%), cala invece la percentuale di quelli appartenenti alle classi più basse (D-G), diminuita di oltre 10 punti percentuali nell’ultimo anno.

I dati attestano che sempre più persone stanno iniziando a prestare attenzione all’efficienza energetica delle abitazioni che acquistano: se fino a qualche anno fa si trattava di un tema che non andava ad incidere più di tanto sulle scelte di acquisto, oggi possiamo finalmente affermare che qualcosa è cambiato; purtroppo non si può ancora parlare di prassi diffusa, ma la classe energetica sta acquisendo sempre più importanza nel mercato della transazione immobiliare.

Queste nuove dinamiche sono a vantaggio non solo dei costruttori dei nuovi edifici ma dell’intero settore che si occupa di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente: imprese, produttori e fornitori di materiali, progettisti.

In Italia, il numero di edifici esistenti che sono stati oggetto di un intervento di riqualificazione energetica e che quindi hanno ora una classe più alta, comincia ad acquisire una certa consistenza, pur essendo il nostro un Paese che ha iniziato da “poco” a considerare la riqualificazione del vecchio una risorsa inestimabile per l’economia, l’ambiente e per il nostro patrimonio edilizio. Tuttavia

sapere che l’orientamento delle persone sta andando in questa direzione, ci fa capire quanto la scelta di riqualificare oggi un edificio vetusto è tanto valida per il presente di chi ci vive (riduzione dei consumi, comfort abitativo) ed è contemporaneamente lungimirante per un’eventuale futura vendita (aumento di valore, maggiore appetibilità commerciale).

Occupandoci in questo approfondimento di classe energetica e mercato immobiliare, partendo dalla ricerca effettuata da ENEA, I-Com e FIAIP, ci sembra doveroso porre l’attenzione su un ulteriore questione: nello studio è riportato che “la distribuzione per classe energetica rispetto all’ubicazione dell’immobile presenta dinamiche interessanti. Tale percentuale migliora per tutti i segmenti analizzati, ad eccezione degli immobili ubicati nelle zone centrali (10% circa). Ciò non sorprende vista la complessità di eseguire interventi strutturali sul sistema edificio-impianto in immobili spesso molto datati e ubicati nei centri storici.

Rete IRENE, grazie alle costante ricerca di tecnologie sempre più performanti e all’esperienza dei suoi professionisti che intervengono in modo coordinato sull’edificio, integrando le diverse competenze in campo edile-impiantistico, esegue da anni interventi anche nei centri storici.

Una vera sfida affrontata con l’obiettivo di ottenere la migliore prestazione energetica possibile, preservando le caratteristiche architettoniche originali dell’edificio e la sua identità storica nel contesto urbano.Interventi nei quali sono stati ricreati effetti decorativi tridimensionali su un sistema a cappotto termico, per mantenere l’aspetto originale di un prospetto fortemente caratterizzati da lesene, cornici ed altri elementi architettonici.

Guardando alla relazione tra classe energetica e mercato immobiliare e, più in generale, al mercato edilizio, è chiaro come la riqualificazione energetica dell’esistente debba rappresentare una priorità.

Dai dati della ricerca abbiamo la conferma che i cittadini sono finalmente attenti alle prestazioni degli immobili, questo ci sprona a lavorare sempre di più in questa direzione, tanto per le imprese del settore, quanto per i progettisti che possono trovare nella riqualificazione energetica degli edifici esistenti un interessante stimolo professionale e un’interessante opportunità di lavoro.

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