Classificazione dei crediti edilizi: cosa succede dopo l’audizione al senato?

Classificazione dei crediti edilizi

Ieri Luca Ascoli ha spiegato che non compito dell’Eurostat classificare i crediti edilizi in pagabili o non pagabili, ma spetta all’ISTAT. Inoltre a ribadito che questa classificazione non avrà alcun impatto sul debito pubblico Italiano. 

In attesa che le consultazioni finiscano con la pubblicazione da parte di ISTAT delle proprie statistiche il 1° marzo prossimo, vediamo l’intervento del Direttore di Eurostat durante la giornata di ieri.

Martedì 14 Febbraio 2023 presso la Commissione Finanze e tesoro del Senato ha avuto luogo l’audizione dei rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), di Federcasse-BCC e di Eurostat sul tema Strumenti di incentivazione fiscale”, seguito dell’indagine conoscitiva con particolare riferimento ai crediti di imposta.

L’intervento più atteso è stato quello del direttore di Eurostat, Dott. Luca AscoIi che ha precisato sin dalla introduzione del suo intervento la Sua volontà di sfatare alcune inesattezze che hanno animato il recente dibattito mediatico sull’effetto negativo della classificazione dei crediti edilizi sul debito pubblico.

Il Direttore di Eurostat ha illustrato i tre criteri, che sono specificatamente degli indicatori, dalla cui presenza, su base probabilistica, si individua se un tipo di credito d’imposta sia pagabile o non pagabile.

I tre criteri sono esplicitati a pagina 90, punto 68 del “Manual on Government Deficit and Debt – Implementation of ESA 2010” pubblicato il 1 Febbraio 2023 sul sito dell’Eurostat, e riguardano la trasferibilità, la possibilità di compensare con qualsiasi tipo d’imposta e la differibilità di fruizione nel tempo dei crediti cedibili.

Luca Ascoli ha sottolineato che non è Eurostat a decidere l’applicazione dei criteri ai casi concreti, perché il ruolo dell’’Ufficio statistico dell’Unione europea è fare un’attività di coordinamento a livello Comunitario, promuovendo il processo di armonizzazione della metodologia statistica tra gli Stati membri.

Analizzare le situazioni presenti nei singoli Paesi e fare la proposta di classificazione dei crediti fiscali in pagabili e non pagabili spetta all’ufficio statistico, in Italia all’ISTAT. Allo stato attuale le consultazioni tra Eurostat ed ISTAT sono ancora in corso, con una necessaria conclusione in tempi brevi perché il 1° marzo ISTAT deve pubblicare le proprie statistiche sul 2022

Le autorità nazionali sono tenute a fare una stima sulla base dei dati già in parte in loro possesso, perché la cessione dei crediti fiscali derivati da interventi Superbonus e Bonus facciate sono misure già in essere dal 2020. In base al dato numeri della cessione dei crediti fiscali utilizzati dagli aventi diritto, le autorità nazionali devono fare una proposta ad Eurostat per la classificazione dei crediti edilizi in pagabile e non pagabili. 

Il Direttore ha poi ribadito che mai Eurostat ha dichiarato o scritto nel proprio manuale, che l’eventuale classificazione dei crediti edilizi in pagabili aumenterebbe il debito pubblico, con particolare riferimento alla notizia circolata su un aumento di 100 miliardi aggiuntivo. 

La classificazione dei crediti d’imposta non ha alcun effetto sulla misura del debito pubblico ma solo sul momento di registrazione del deficit.

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

La classificazione impatta sul deficit di ciascun anno (in base a quando si registrano le spese). Non su quello complessivo.

La diversa classificazione non impatta sul debito pubblico (che è sempre uguale a prescindere da quando si registrano le spese).

Ciò che cambia con la diversa classificazione è il deficit di ciascun anno e la sua conseguenza sul calcolo del rapporto deficit/PIL ai fini del rispetto del Patto di Stabilità, attualmente sospeso e in attesa di essere riattivato con- pare – nuove regole.

Intanto circola la notizia che l’accordo Eurostat/Istat preveda che per il passato i crediti edilizi restino non pagabili, mentre in futuro diventeranno pagabili. Noi rimaniamo in attesa della comunicazione ufficiale

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