FONDO DI TRANSIZIONE UE: ALL’ITALIA 364 MILIONI

fondo di transizione

La Commissione Europea stanzia 364 milioni di Euro per l’Italia come fondo di transizione verso un’Europa climaticamente neutrale.

Vi ricordate le dichiarazioni di Ursula Von Der Leyen in merito al tanto discusso Green Deal Europeo?
È degli ultimi giorni la notizia che all’Italia arriveranno 364 milioni di euro dal fondo di transizione (dato fornito dalla Commissione in merito alla distribuzione per ciascun Paese membro dei 7,5 miliardi di euro che da qui al 2030 dovrebbero facilitare investimenti pubblici e privati indirizzati alla neutralità ambientale da perseguire entro il 2050).

Il Sole 24 Ore ha pubblicato una tabella riassuntiva circa l’intero meccanismo di transizione

Fonte: Il Sole 24 Ore

La distribuzione del denaro dipenderà dai progetti che ciascun Paese presenterà alla Commissione europea. Paolo Gentiloni – Commissario europeo all’Economia ha già spiegato che il Meccanismo UE per una transizione giusta nel nostro Paese potrebbe riguardare l’Ilva, la Puglia e la zona di Taranto, così come il settore della riqualificazione energetica degli edifici e quello dei mezzi di trasporto.

Con questo fondo di transizione siamo quindi di fronte ad un nuovo strumento di aiuto per il nostro settore?

Noi ci auguriamo di sì! Soprattutto di fronte all’affermazione pubblica che uno degli ambiti che verranno coinvolti nel nostro Paese sarà quello dell’efficienza energetica degli edifici, un tema ancora troppo poco dibattuto quando si parla di inquinamento.

Vi avevamo già parlato di uno studio condotto dal Politecnico di Milano di qualche anno fa. Uno studio che dimostra il fatto che, tra le principali fonti di inquinamento urbano, vi sono gli impianti termici per il riscaldamento domestico, rei di produrre emissioni di CO2 fino a 6 volte superiori rispetto a quelle generate dal traffico.

Dello stesso parere anche il progetto europeo Odyssee-Mure, che ha evidenziato come il consumo energetico annuo per singola abitazione in Italia è il più alto in Europa, senza sostanziali miglioramenti registrati negli ultimi 15 anni.

Speriamo che le tante voci che si stanno muovendo negli ultimi mesi, oltre che la definizione del fondo di transizione europeo, possano far orientare definitivamente le politiche di contenimento dell’impatto ambientale verso la riqualificazione energetica dei condomini, con tutti i benefici che ne possono conseguire.

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