Le case di riposo rappresentano un ambiente particolarmente sensibile alla proliferazione di batteri, il trattamento antilegionella è fondamentale per la tutela della salute degli ospiti.
Questi luoghi, spesso affollati e con sistemi idrici complessi, richiedono una gestione attenta e soluzioni mirate per garantire la sicurezza dell’acqua potabile. In questo articolo esploreremo il problema della Legionella nelle case di riposo e le soluzioni tecniche adottate per contrastarlo, includendo impianti di trattamento dell’acqua e il dosaggio di prodotti condizionanti.
Seconda puntata dell’approfondimento dedicato agli impianti nelle strutture del terzo settore.
La Minaccia della Legionella
La Legionella è un batterio che si trova comunemente in ambienti acquatici e può proliferare in sistemi idrici, soprattutto se le condizioni favoriscono la sua crescita. Nei sistemi di distribuzione dell’acqua delle case di riposo, la Legionella può costituire una minaccia particolarmente grave per la salute degli anziani, che possono essere più vulnerabili agli effetti delle infezioni batteriche.
I sintomi della legionellosi possono variare da lievi affezioni respiratorie a forme più gravi di polmonite, e gli anziani ospiti delle case di riposo, spesso già affetti da condizioni di salute debilitanti, possono essere particolarmente suscettibili a contrarre l’infezione. Inoltre, le complicazioni della legionellosi possono essere più gravi negli anziani e possono portare a conseguenze serie, inclusa la mortalità.
Trattamento antilegionella : soluzioni Tecniche
Per contrastare la proliferazione della Legionella nelle case di riposo, è fondamentale adottare soluzioni tecniche che mirino a mantenere la qualità dell’acqua potabile ai livelli richiesti dalla normativa vigente, come ad esempio il Dlgs 18/2023 e le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” e a ridurre il rischio di contaminazione.
La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa essenzialmente:
- sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali gli impianti idrosanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio
- sull’adozione di misure preventive di manutenzione e disinfezione atte a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio.
La temperatura ottimale per la crescita dei batteri della legionella è compresa tra i 20° C e 50° C, al di sotto di 20° C i batteri sopravvivono ma non sono attivi, mantenendo costantemente la temperatura di distribuzione dell’acqua al di sopra di 50° C il rischio di colonizzazione e di crescita può essere minimizzato.
Tra le soluzioni più efficaci si annoverano il trattamento termico, l’installazione di impianti di trattamento dell’acqua e l’utilizzo di prodotti condizionanti specifici.
Trattamento antilegionella termico
Numerosi studi hanno dimostrato l’effetto inattivante prodotto dall’incremento di temperatura dell’acqua calda nelle reti idriche ospedaliere ed alberghiere. Negli impianti dove l’acqua è costantemente mantenuta a temperature comprese tra 50 e 55°C, viene inibita la proliferazione di Legionella.
Per il trattamento termico si utilizzano due approcci: lo shock termico e la disinfezione termica.
- Shock termico
Lo shock termico consiste nell’elevare la temperatura dell’acqua a 70-80°C per tre giorni consecutivi, assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 min al giorno. Durante lo shock termico è fondamentale verificare che la temperatura dell’acqua raggiunga almeno i 60°C nei punti distali dell’impianto, altrimenti la procedura non assicura il raggiungimento dell’obiettivo. Al termine del trattamento occorre effettuare un controllo batteriologico su campioni di acqua prelevati nei punti distali dell’impianto. - Disinfezione termica
La disinfezione termica viene effettuata applicando la seguente procedura:
si innalza a 65° C la temperatura di produzione dell’acqua calda sanitaria all’interno dei bollitori (regolazione primaria) si inibisce la miscelazione con acqua fredda attivando un by-pass gestito da un programmatore elettronico si effettua il ricircolo dell’ acqua a 55-60° C in tutto l’impianto di distribuzione per almeno 30 min al giorno, preferibilmente durante le ore notturne al fine di limitare il consumo di acqua da parte degli utenti.
Entrambe queste procedure, pur garantendo una buona efficacia, sono di difficile attuazione in quanto spesso gli impianti non permettono il raggiungimento di dette temperature. Hanno inoltre costi elevati in quanto richiedono un forte consumo di energia e possono essere causa di ustioni agli utenti della rete idrica.
Per questi motivi, alle procedure di trattamento antilegionella termico vengono spesso preferiti gli impianti di trattamento e di condizionamento dell’acqua.
Impianti di Trattamento dell’Acqua
Gli impianti di trattamento dell’acqua sono dispositivi progettati per purificare l’acqua potabile e ridurre la presenza di batteri, virus e altri contaminanti. Nelle case di riposo, l’installazione di impianti di trattamento dell’acqua può aiutare a garantire che l’acqua distribuita agli ospiti sia sicura e priva di agenti patogeni quali la Legionella.
Tra i principali tipi di impianti di trattamento dell’acqua utilizzati in queste strutture vi sono:
1. Filtrazione: I filtri per acqua possono rimuovere particelle solide e sedimenti dall’acqua, contribuendo a migliorare la sua qualità e riducendo il rischio di contaminazione batterica.
2. Disinfezione: Sistemi di disinfezione come l’utilizzo di cloro, biossido di cloro o raggi ultravioletti possono distruggere i batteri presenti nell’acqua, inclusa la Legionella, garantendo che l’acqua distribuita sia sicura per il consumo umano.
3. Addolcimento: L’addolcimento dell’acqua può ridurre la presenza di sedimenti e incrostazioni nelle tubazioni che favoriscono la crescita batterica nei sistemi idrici, contribuendo così a prevenire la proliferazione della Legionella.
4. Monitoraggio continuo: L’installazione di sistemi di monitoraggio continuo della concentrazione del disinfettante nell’acqua calda sanitaria può aiutare a rilevare tempestivamente il corretto funzionamento del trattamento in essere, consentendo interventi rapidi e mirati per prevenire la diffusione di infezioni.
Dosaggio di Prodotti Condizionanti
Oltre agli impianti di trattamento dell’acqua, il dosaggio di prodotti condizionanti specifici può essere una strategia efficace per contrastare la Legionella nelle case di riposo. Questi prodotti, somministrati all’acqua come parte del processo di trattamento, possono aiutare a controllare la proliferazione batterica e mantenere la qualità dell’acqua ai livelli richiesti per la salute umana.
Tra i principali prodotti condizionanti utilizzati per contrastare la Legionella nelle case vi sono:
1. Biocidi: I biocidi sono sostanze chimiche progettate per distruggere o inattivare microrganismi come batteri e virus presenti nell’acqua. Utilizzati in dosi controllate, i biocidi possono contribuire a mantenere la qualità dell’acqua e ridurre il rischio di contaminazione da Legionella.
2. Disinfettanti: Disinfettanti come l’ipoclorito di sodio possono essere dosati nell’acqua per distruggere i batteri e ridurre la proliferazione della Legionella nei sistemi idrici delle case di riposo.
3. Inibitori di Corrosione: Gli inibitori di corrosione possono essere utilizzati per proteggere i materiali delle tubazioni e degli impianti idrici dalle corrosioni, riducendo così la formazione di biofilm che favorisce la crescita della Legionella.
In conclusione, il trattamento antilegionella è fondamentale per la salute degli ospiti delle case di riposo, attraverso l’adozione di soluzioni tecniche e impiantistiche come gli impianti di trattamento dell’acqua e il dosaggio di prodotti condizionanti e grazie ad una corretta e continuativa manutenzione e gestione dei circuiti idrici, è possibile ridurre efficacemente il rischio di contaminazione e garantire un ambiente sicuro per gli ospiti delle strutture.
La salubrità delle reti idriche, come indicato nel Dlgs 18/2023,rappresenta un elemento cruciale per proteggere la salute e il benessere della comunità e richiede l’adozione di misure preventive e sistemi di controllo sempre più puntuali ed efficaci.
Si ringrazia la Dott.ssa Anastassia Arvanitis biologo di Termoacqua Tecnologie S.r.l. e l’Ing. Nicola Stefani, esperto energia impianti per Rete Irene per la realizzazione dell’approfondimento.