LE CANNE FUMARIE NEL CONDOMINIO: SCARICO A PARETE O CENTRALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO

scarico a parete

Ultimo articolo sui possibili interventi di adeguamento alla normativa dei sistemi fumari del condominio: lo scarico a parete e la possibile centralizzazione dell’impianto di riscaldamento.

Smaltire direttamente a parete i gas combusti di nuove caldaie a gas a condensazione
Con il D.Lgs. 102/2014 il legislatore ha previsto che è possibile derogare dall’obbligo di espellere a tetto i prodotti della combustione di impianti termici costruiti dopo il 31 agosto 2013, nei seguenti casi.

  1. Quando si procede, anche nell’ambito di una riqualificazione energetica dell’impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali installati prima del 31/8/2013 con scarico a parete o in canna fumaria collettiva ramificata.
  2. Quando costruire camini o canne fumarie non è compatibile con le norme di tutela degli edifici.
  3. In presenza dall’asseverazione di un progettista che attesta l’impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.
  4. In caso di ristrutturazione di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari privi di camini o canne fumarie esistenti (idonei o da adeguare).
  5. Quando si installano generatori di calore ibridi (caldaia a condensazione a gas + pompa di calore).

Inoltre per quanto riguarda:

  • la deroga di cui al precedente punto “1”, occorre installare nuovi generatori di calore a gas a camera stagna con rendimento superiore a 90 + 2 log Pn
  • le deroghe di cui ai precedenti punti “2”, “3”, “4”, occorre installare nuovi generatori di calore a gas a condensazione con prodotti della combustione aventi emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh
  • la deroga di cui al precedente punto “5”, occorre installare nuovi generatori di calore a gas a condensazione con le caratteristiche di cui al punto precedente e pompe di calore con rendimento superiore a 90 + 3 log Pn.

In tutti i casi i terminali di scarico devono essere posizionati nel rispetto delle disposizioni della norma UNI 7129 edizione 2015; i comuni devono adeguare i propri regolamenti alle disposizioni sopra riportate.

È pienamente condivisibile l’intenzione di migliorare il parco caldaie esistenti con nuovi apparecchi energeticamente efficienti e a bassa produzione di sostanze inquinanti, quali i generatori di calore a condensazione; tuttavia, eliminare la canna fumaria per aumentare la diffusione di questi apparecchi non è davvero il massimo in termini igienico-sanitari benché, per fortuna, più si evolve la tecnologia, meno risultano dannosi per l’ambiente i prodotti della combustione.

Meglio quindi, se possibile, considerare lo scarico a parete come soluzione temporanea, in attesa dell’adeguamento dei sistemi fumari comune a tutte le unità immobiliari.

Ricordiamo inoltre che lo scarico a parete è spesso questione utile per alimentare le classiche diatribe di condominio: vero o presunto, il “fastidio” riguarda un aspetto igienico-sanitario che, se del caso, prevale su quello tecnico: è una soluzione da adottare con estrema cautela, in casi davvero particolari (peraltro male si concilia con gli interventi di coibentazione delle pareti perimetrali, primo tra tutti l’isolamento termico “a cappotto”).

Centralizzazione dell’impianto di riscaldamento e produzione di acqua calda di consumo
È una soluzione di intervento completamente diversa nell’approccio: sebbene appaia di maggiore impatto, rappresenta in effetti una concreta alternativa alle soluzioni analizzate finora.

Si tratta di intervenire realizzando:

  • la centrale termica con caldaie a gas metano a condensazione
  • la rete di distribuzione del calore costituita da colonne montanti verticali da alloggiare all’interno delle esistenti canne fumarie.

Negli appartamenti le caldaie autonome esistenti sono sostituite da apparecchi senza combustione da collegare alle esistenti reti di distribuzione dell’acqua fredda e calda.

Scaldacqua senza combustione nel condominio con centrale termica

La centralizzazione dell’impianto di riscaldamento è un tipo di intervento che permette sia di risolvere il problema dell’inadeguatezza delle canne fumarie, sia di realizzare un impianto con tutti i vantaggi che presentano quelli centralizzati di moderna concezione rispetto agli impianti individuali, pur mantenendo un’autonomia di esercizio.

La centralizzazione dell’impianto di riscaldamento è un intervento da progettare con cura, tenendo in debita considerazione i costi – che tuttavia possono essere almeno in parte recuperati grazie alle detrazioni fiscali – e le problematiche legate all’individuazione della zona più opportuna, sovente in copertura, ove ubicare la centrale termica.

CONCLUSIONI
Mentre in origine l’adeguamento dei sistemi fumari esistenti era principalmente finalizzato a migliorare le condizioni di sicurezza all’interno delle abitazioni, da tempo la questione si è allargata anche alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti: il legislatore ha infatti imposto, tra l’altro, la necessità di migliorare i rendimenti e la qualità del parco apparecchi installato (soprattutto per quanto riguarda le caldaie, apparecchi destinati al riscaldamento, con o senza produzione di acqua calda di consumo).

Pertanto occorre operare sugli edifici esistenti valutando, caso per caso, quale soluzione adottare, previa analisi tecnica ed economica tra quelle proponibili.

Intervenire sull’esistente è spesso decisamente difficile, in quanto ci sono maggiori vincoli e meno libertà rispetto alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni di notevole entità; bisogna fare i conti con le esigenze/richieste degli occupanti delle unità immobiliari, come visto in precedenza.

Il compito è quindi arduo, ma stimolante e i migliori risultati saranno ottenuti, come sempre, dai Progettisti più preparati e più appassionati.

Rete IRENE desidera ringraziare Fabio Bonalumi per aver realizzato l’approfondimento in 4 puntate delle CANNE FUMARIE NEL CONDOMINIO.

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