FORMAZIONE UNIVERSITARIA SULLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

FORMAZIONE UNIVERSITARIA SULLA RIQUALIFICAZIONE

Un impianto termico riqualificato di Irene condiviso come best practice della Riqualificazione Energetica con i laureandi del Politecnico di Milano.


E’ fondamentale per un laureando in Architettura o Ingegneria poter “toccare con mano” case history che riguardano interventi di riqualificazione sulla componente edile ed impiantistica di un fabbricato. Gli studenti devono poter avere l’opportunità, a completamento della loro formazione accademica, di confrontarsi con professionisti che hanno concorso alle fasi di sviluppo di un progetto e con le Imprese che  questi progetti li hanno realizzati, per prepararsi ad entrare in modo qualificato nel mondo del lavoro. Allo stesso modo è importante per un’impresa interloquire con quelli che saranno i professionisti di domani.

Per questo motivo Rete Irene ha organizzato un incontro di formazione universitaria sulla riqualificazione energetica con 34 studenti del Politecnico di Milano, frequentanti il LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TEMATICO A.A. 2017/2018, del quinto e ultimo anno del corso di Laurea in Architettura.

L’incontro è in programma mercoledì 2 maggio presso l’Istituto Salesiano di Via Copernico – Milano,  un complesso architettonico con particolari esigenze funzionali che è stato oggetto di un importante intervento di riqualificazione impiantistica che ha visto la sostituzione del vecchio sistema di riscaldamento, articolato su due centrali termiche, con una centrale di cogenerazione per la produzione di calore, ACS e di energia elettrica, cui è stata sottesa una nuova rete di teleriscaldamento per la distribuzione del calore alle diverse utenze. Un esempio di soluzione innovativa che ha permesso di razionalizzare la produzione e l’utilizzo di energia termica, finalizzata al risparmio energetico e alla riduzione dei costi di gestione, realizzata da Mascherpa Tecnologie Gestionali.

Gli studenti nella prima parte dell’incontro, in aula, potranno conoscere ed apprendere tutte le fasi di studio che hanno portato alla progettazione dell’intervento; nella seconda parte dell’incontro avranno l’opportunità di visitare i nuovi impianti tecnologici con, a loro disposizione, tecnici che potranno rispondere ai loro quesiti. Un’occasione didattica utile per approfondire come un progetto si sviluppa nel concreto in tutte le sue fasi, fino alla realizzazione delle opere previste ed alla loro gestione.

Gli studenti saranno accompagnati dalla professoressa Elena Lucchi, che contribuisce al laboratorio con il corso  “Fisica tecnica ambientale – Progettazione energetica”.

 

Per degli studenti che stanno completando un corso di Laurea e si preparano alla tesi quanto è istruttivo poter vedere dal vivo una soluzione innovativa che sostituisce un impianto tradizionale?

Il poter apprendere attraverso viaggi di studio e visite presso best practice è un elemento importante nella carriera formativa degli studenti universitari, specialmente per la Facoltà di Architettura. Questo tipo di esperienze permettono, infatti, di apprendere concretamente il lavoro progettuale, cogliendone le difficoltà e le innovazioni tecnologiche e cognitive sottese al progetto architettonico. La visita tecnica presso una soluzione impiantistica innovativa è sicuramente importante, in quanto permette di capire il funzionamento di un impianto non solo dal punto di vista teorico, ma anche pratico e operativo. L’osservazione delle reali dinamiche progettuali permette una migliore preparazione per il mondo del lavoro.

 

Una giornata organizzata con la partecipazione di tutte le figure che concorrono alla realizzazione del progetto quanto contribuisce nella formazione di un Laureando che si affaccia sul mondo del lavoro?

Questo tipo di vista permette di capire la complessità di un progetto di questo tipo, confrontando le esperienze e le opinioni dei diversi attori progettuali. In questo modo, lo studente è in grado di capire cosa significhi concretamente l’approccio progettuale integrato.

 

Quanto sono importanti e strategici gli interventi sugli impianti nella Riqualificazione degli edifici storici?

Un buon intervento di riqualificazione degli edifici storici, a mio parere, deve partire da una logica passiva, basata sull’isolamento termico dell’involucro edilizio. Dopo questa prima fase, un progetto impiantistico mirato e dimensionato correttamente in base all’esigenza dell’utente e al reale consumo dell’edificio è essenziale per garantire ridotti consumi energetici e un ottimo confort ambientale. Infine, le fonti energetiche rinnovabili dovrebbero essere dimensionate sulla base di questo primo bilancio energetico tra il sistema edificio-impianto.

 

Gli interventi di riqualificazione in chiave energetica di edifici storici, spesso vincolati, sono di difficile realizzazione. Quali vincoli evidenzia maggiormente?

Non credo che un intervento sugli edifici storici, anche se vincolati, sia difficile da realizzare. Richiede solo una maggiore consapevolezza e attenzione soprattutto nella fase progettuale e, di conseguenza, anche in quella costruttiva. Un intervento di questo tipo spesso porta delle scelte progettuali mirate sulle caratteristiche specifiche dell’immobile storico, che non sempre possono derivare dall’applicazione di materiali o di sistemi tecnologici o impiantistici già in produzione. In molti casi, specialmente negli edifici dotati di un apparato decorativo interno ed esterno particolarmente ricco e pregiato oppure di serramenti storici, la progettazione e la regolazione impiantistica diventano temi progettuali fondamentali.

 

Quanto a suo parere devono relazionarsi imprese e studenti l’ultimo anno di corso di laurea?

Credo che la relazione con l’impresa dovrebbe assumere un ruolo centrale nel sistema formativo delle Università tecniche italiane, proprio per far conoscere allo studente il lavoro di ingegnerizzazione e di costruzione che viene fatto dopo la fase progettuale. Spesso, infatti, i corsi si concentrano su questa fase, trascurando poi la progettazione esecutiva e le verifiche costruttive. In molti casi, il legame tra Università e imprese di costruzione, ma anche di produzione edilizia, andrebbe rafforzato.

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