POTENZIALI RISCHI DEL SUPERBONUS 110

rischi del superbonus 110

Legate al Superbonus, sono presenti sul mercato aggressive e non meglio precisate formule gratuite tutto compreso per la realizzazione di impegnativi lavori di riqualificazione energetica e strutturale degli edifici: quali sono le attenzioni che il cittadino dovrebbe porre?

Per poter parlare dei rischi del Superbonus 110, dobbiamo necessariamente fare una premessa: la conversione in Legge con modificazioni (Legge 17 Luglio 2020 n. 77) del Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34 (Decreto Rilancio artt. 119 e 121), la pubblicazione dei Decreti Attuativi del MiSE (Decreto Asseverazioni 3 Agosto 2020 e Decreto Requisiti 6 Agosto 2020) e la successiva pubblicazione delle disposizioni dell’Agenzia delle Entrate (Provvedimento 8 Agosto 2020 Prot. 283847/2020 e Circolare N. 24/E 8 Agosto 2020) rendono di fatto finalmente operative le misure incentivanti previste dal Governo per i lavori di efficientamento energetico e sismico degli edifici.

Queste misure, che prevedono detrazioni fiscali fino al 110% dei costi sostenuti per i lavori effettuati, costituiscono un impulso senza eguali per la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio obsoleto, energivoro e a forte rischio sismico: tuttavia va rilevato che il cittadino che ne intende beneficiare può trovarsi esposto a insidiose situazioni di rischio e a condotte fraudolente.

Se, infatti, per eseguire importanti lavori di riqualificazione energetica, edilizia e strutturale degli edifici sono necessarie adeguate competenze specifiche, proprie delle Imprese che operano nella manutenzione edile ed impiantistica (e qui la capacità tecnica e le referenze dimostrabili su lavori realizzati devono avere un peso rilevante nell’orientare la scelta del Committente), non si può negare che oggi per realizzare un intervento di riqualificazione energetica o sismica di un edificio, dato il notevole impegno economico richiesto, è necessario montare un’articolata operazione di carattere economico-finanziario, che non tutti i soggetti proponenti sono all’altezza di garantire.

Ecco allora che accanto alle Imprese, che da sempre sono attive nella riqualificazione edile ed impiantistica degli edifici, si sono affacciati sul mercato nuovi operatori, inizialmente provenienti dal mondo delle utility ma, alla luce dei nuovi provvedimenti, anche dal mondo della finanza, che hanno tuttavia obiettivi assai diversi da quello delle Imprese: non si parla più, quindi, solo di progettazione, capitolati, esecuzione dei lavori, ma di forniture energetiche, fidelizzazione del Cliente, quote di mercato, finanziamenti e, in particolare, cessione del credito fiscale.

Se quindi da un lato assistiamo alla discesa in campo di importanti operatori del mondo dell’energia e dei più prestigiosi Istituti di credito, che possono contribuire con le loro capacità finanziarie allo sviluppo di un settore per loro nuovo ed in grande crescita, non si può tuttavia negare che una pluralità di nuovi soggetti si è affacciata al settore della riqualificazione energetica e sismica degli edifici unicamente con intenti meramente speculativi, trascinati dalle opportunità offerte dalla cessione del credito d’Imposta.

E’ qui che si insinuano quelli che abbiamo chiamato “rischi del Superbonus 110” ed è qui che il cittadino deve porre particolare attenzione a messaggi fuorvianti: millantare che i lavori di riqualificazione siano “gratis” è profondamente scorretto, soprattutto alla luce del fatto che ora sono divenuti cedibili anche i crediti fiscali maturati per interventi che, per loro natura, sono destinati ad avere una quota che rimane comunque a carico del Committente (ad esempio tutti i lavori che possono beneficiare di aliquote in detrazione comprese tra il 50% e il 90%); anzi, quegli interventi che nel loro complesso non presenteranno una pur ridotta quota a carico del Committente saranno verosimilmente i primi ad essere sottoposti ad attenta verifica fiscale.

Il privato che effettua lavori di riqualificazione deve capire che non li realizza gratuitamente, ma li paga: con lo “sconto in fattura”, con il credito d’imposta maturato e ceduto all’impresa che ha eseguito i lavori stessi, o attraverso la cessione a terzi, ma li paga! E chi ritira il credito d’imposta ceduto vorrà trarre profitto, in qualche modo, da questo servizio offerto: è in questo momento che si possono verificare comportamenti non corretti e gravi distorsioni del mercato, con prezzi dei lavori maggiorati per incrementare il valore del credito d’imposta, inserimento di strani costi tecnici non meglio qualificati, oneri di strana natura: quando si parla di Superbonus 110% attenzione quindi ai pacchetti “all-inclusive” e alle sorprese che possono celare.

Nel mercato sono già presenti e attivi soggetti che si sono “inventati” operatori del settore e che propongono di realizzare interventi di riqualificazione da decine di migliaia di euro “chiavi in mano” e “tutto gratis”: soggetti che oggi ci sono, si muovono aggressivamente e contattano condòmini e amministratori, ma domani dove saranno? E’ pertanto assolutamente opportuno che ci si rivolga ad operatori qualificati del mercato, che abbiano una storia consolidata alle spalle, non al primo soggetto offerente che vende il “tutto gratis” …visto che poi gratis non è!

E’ bene che il privato faccia molta attenzione alle proposte, in apparenza assai allettanti, che riceve: che abbia conoscenza dei meccanismi della cessione del credito, che sappia che esistono limiti di spesa, che sia al corrente del fatto che non su tutti gli edifici possono essere eseguiti interventi che possono beneficiare degli incentivi fiscali.

Come pure pensare che, sempre “gratis”, qualcuno provveda a tutto (“non si preoccupi, pensiamo a tutto noi…”) è puramente illusorio e chi per ingenuità o per scarsa informazione crede a questo messaggio si espone a pericolosi rischi del Superbonus 110.

Come prevenire questi rischi del Superbonus 110? Innanzitutto il cittadino si deve tutelare: sicuramente meglio della proposta “chiavi in mano” è l’affidamento di un incarico di verifica preliminare (diagnosi energetica) e di progettazione ad un serio professionista, che operi con competenza e nel più scrupoloso interesse del proprio committente; potrà così essere verificata preliminarmente la rispondenza ai requisiti richiesti per poter beneficiare dei vantaggi fiscali.

Il progettista, poi, potrà assumere anche il ruolo di Direttore Lavori, figura di controllo con ruolo determinante per assicurare il Committente della correttezza di esecuzione in corso d’opera: quali garanzie di affidabilità può infatti offrire un “chiavi in mano” dove l’esecutore dei lavori è anche controllore di sé stesso?

Altro passaggio fondamentale sono le asseverazioni amministrative e tecniche, anche queste da affidare a professionisti incaricati: chi verifica altrimenti la correttezza delle procedure e la congruità dei prezzi applicati così da tutelare il Cliente finale?

La figura del Professionista incaricato riveste quindi un ruolo di altissimo profilo, di grande valore e responsabilità.

Non è infrequente imbattersi in offerte per l’esecuzione dei lavori incrementate artatamente da parte di soggetti che vogliono trarre maggior vantaggio dalla cessione del credito, aumentandone il valore complessivo; ma la Legge prevede dei limiti massimi di spesa cui bisogna sottostare e se togliamo ingiustificate maggiorazioni, l’IVA, i costi tecnici e di progettazione, gli oneri per la sicurezza, il costo della Direzione Lavori e delle certificazioni, alla fine quale potrà mai essere il reale valore dei lavori che si andranno ad eseguire e l’effettiva qualità tecnica delle opere realizzate?

Anche in questo caso è il Professionista incaricato che può tutelare il Committente perché, sia ben chiaro, se ad un controllo dell’Agenzia delle Entrate i lavori eseguiti non risultano corretti ed i prezzi applicati non congrui, la ripresa fiscale è in capo al privato, poiché è lui stesso che ha approfittato di un beneficio fiscale di cui non aveva titolo, poi ceduto ad un soggetto magari scomparso nel nulla: chi è stato raggirato si troverà così solo, senza difesa alcuna, a dover rispondere in solido per i lavori eseguiti, dovendo restituire le somme di cui ha creduto di poter beneficiare in termini di credito d’imposta, oltretutto maggiorate di sanzioni ed interessi.

Al di là di questi rischi del Superbonus 110 che, con accortezza e un minimo di conoscenza possono essere facilmente individuabili, i benefici fiscali attualmente previsti rappresentano comunque una reale e imperdibile opportunità per il cittadino che intende realizzare lavori per riqualificare il proprio immobile, fondamentale è comprendere però l’importanza di rivolgersi a professionisti e ad operatori qualificati, che sappiano tutelare l’interesse del Committente e che lo aiutino ad orientarsi correttamente in un mercato dove è purtroppo ormai possibile imbattersi in pericolose speculazioni.

La proposta di Rete IRENE

  • Valutazione tecnico-economica ed ottimizzazione delle verifiche preliminari o del progetto eseguito da un professionista terzo (se richiesto dal Committente Rete IRENE può fornire una rosa di nominativi di Professionisti referenziati, esperti in materia energetica).
  • Esecuzione coordinata dei lavori sulla componente edile e su quella tecnologica.
  • Assistenza continua alla Direzione Lavori.
  • Ritiro diretto del credito fiscale o cessione a soggetti Terzi tramite convenzione esclusiva.
  • Possibile finanziamento pluriennale delle eventuali quote lavori residuali a carico del Committente.
  • Asseverazione amministrativa e tecnica mediante ricorso, ove necessario, a Professionisti Terzi.
  • Garanzie sui materiali forniti e sui lavori eseguiti (postuma decennale).
  • Certificazione esclusiva Casaclima della qualità degli interventi eseguiti.
  • Gestione energetica del condominio riqualificato (opzionale) con contratto a prestazione energetica garantita e risparmio condiviso, verificato e validato da Altroconsumo.

2 pensieri su “POTENZIALI RISCHI DEL SUPERBONUS 110

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