PROGRAMMI ELETTORALI E CONSUMI ENERGETICI NEGLI EDIFICI. ANALISI E PROPOSTE

Programmi elettorali e consumi energetici

Le domande e le richieste di impegno che Rete IRENE ha posto ai leader politici sulle azioni da intraprendere per favorire la riduzione dei consumi energetici negli edifici.

Abbiamo seguito con attenzione la campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre prossimo ed in contemporanea abbiamo eseguito un’accurata analisi dei programmi di tutti i partiti candidati. In generale, salvo rare eccezioni, non sono indicati gli aspetti di dettaglio necessari a comprendere la reale portata della visione dei singoli partiti in relazione alla riduzione dei consumi energetici negli edifici

In genere non sono presenti programmi che illustrano in modo strutturato il futuro dei bonus edilizi e sono rarissimi i riferimenti al meccanismo di fruizione degli incentivi tramite la circolazione dei crediti d’imposta, misura che si è mostrata capace di realizzare una quantità straordinaria di attività economiche e di avviare il necessario processo di transizione energetica del settore immobiliare.

Data la vaghezza di molti programmi, abbiamo inviato alle segreterie dei partiti un questionario offrendo l’opportunità di precisare e di farci capire meglio le loro reali intenzioni.

Un questionario di 12 domande sull’impegno che i leader dei partiti vorranno prendere a favore dell’incentivazione della riqualificazione energetica degli edifici. Ad ogni domanda è associata una premessa introduttiva, al fine di illustrare al meglio il contesto per il quale è stato posto il quesito e quanto ogni singola risposta sia importante per lo sviluppo sostenibile e l’autonomia energetica del Nostro Paese. 

PERCHÉ CI SIAMO IMPEGNATI IN QUESTA INIZIATIVA?

Perché siamo tra quegli operatori che fanno questo mestiere con passione da decenni, prima ancora che nascessero i bonus edilizi, le detrazioni fiscali e la cessione del credito. Una passione data dall’assoluta convinzione di rendere un importante servizio al Paese e con la certezza che solo attraverso una forte e concreta riduzione dell’attuale fabbisogno energetico primario degli edifici si può contribuire in modo importante a quella autonomia energetica indispensabile per risolvere la crisi in atto.

Inoltre è dimostrato che gli interventi che riducono i consumi energetici negli edifici uniti ai meccanismi di incentivazione portano vantaggi a favore di quelli che sono gli aspetti più urgenti del nostro Paese, oltre all’aspetto energetico, portano grandi benefici economici, ambientali e sociali.

Ricordiamo il recente “PRIMO BILANCIO SOCIALE E AMBIENTALE DEL SUPERBONUS 110%” di NOMISMA e ANCE EMILIA, spiega come dei 38,7 miliardi di euro finora investiti dallo Stato è stato generato un valore economico di 124,8 miliardi di euro. Lo studio non giunge a calcolare le entrate fiscali complessivamente generate da tale attività economica, mentre tale esercizio è stato tentato in un precedente studio di Open Economics e Luiss Business School, che giunge alla conclusione che una spesa per superbonus di 8,75 miliardi genererebbe un impatto positivo sul bilancio dello Stato di 0,8 miliardi.

Rimaniamo in attesa delle risposte e degli impegni concreti che vorranno trasmetterci i partiti, mentre noi continueremo ad impegnarci per diffondere l’importanza degli interventi di Riqualificazione Energetica degli edifici per la riduzione dei fabbisogni, per la creazione di lavoro e di sostenibilità ambientale.

VEDI IL PDF DELLE DOMANDE AI PARTITI CON ANALISI DEI PROGRAMMI ELETTORALI

Le nostre domande

FATTO

I consumi energetici per la climatizzazione degli edifici sono tra i maggiori responsabili delle emissioni climalteranti e delle importazioni di energia fossile.

​LA NOSTRA DOMANDA

1) Condividete che la riqualificazione energetica degli edifici sia strategica per il conseguimento degli obiettivi di riduzione dei consumi di energia fossile e delle emissioni climalteranti?

FATTO

I consumi energetici per la climatizzazione degli Il PNIEC e gli altri impegni comunitari richiedono la completa decarbonizzazione del settore degli immobili entro il 2050. Il Superbonus ha mostrato di essere potenzialmente in grado di decuplicare gli interventi di riqualificazione energetica rispetto agli insufficienti livelli precedenti (stima Rete IRENE su dati ENEA). Circa la metà della spesa fiscale associata al Superbonus è compensata da maggiori entrate fiscali anticipate (stima ANCE) e ogni euro investito in questa misura genera circa 3 euro di valore economico per l’economia nazionale (stima Nomisma).

​LE NOSTRE DOMANDE

2) Condividete che la riqualificazione energetica degli edifici sia strategica per il conseguimento degli obiettivi di riduzione dei consumi di energia f2) Condividete che le misure di incentivazione del miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici debbano essere stabilizzate e vi impegnate a farlo entro i primi 100 giorni della nuova legislatura?

3) Qual’è la durata minima che associate al concetto di stabilizzazione degli incentivi, funzionale al perseguimento degli obiettivi del PNIEC?

4) Qual’è l’intensità minima di incentivo che ritenete efficace per stimolare gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica in misura compatibile con il conseguimento degli obiettivi del PNIEC?

FATTO

Nonostante le conclusioni incoraggianti di alcuni studi economici, quasi tutti gli esponenti politici affermano che il Superbonus debba essere aggiornato al fine di ottimizzarne l’efficienza e la sostenibilità.

​LE NOSTRE DOMANDE

5) Avete intenzione di aggiornare il sistema di incentivazione dell’efficienza energetica correlando l’intensità dell’incentivo al miglioramento  ottenuto?alteranti?

6) Qual’è l’intensità massima di incentivo che ritenete sostenibile per gli interventi più virtuosi?

FATTO

L’attuale sistema di incentivazione dell’efficienza energetica è molto disomogeneo e penalizza talune categorie di edifici. Per esempio, gli edifici unifamiliari a partire dal 2023 saranno fortemente penalizzati rispetto agli altri edifici residenziali, mentre per gli edifici non residenziali l’accesso agli incentivi non è sistematico.

​LE NOSTRE DOMANDE

7) Avete intenzione di rimodulare il sistema degli incentivi in modo più organico e funzionale al conseguimento degli obiettivi del PNIEC?

8) In particolare, avete intenzione di introdurre un sistema di incentivazione per le categorie di edifici o di proprietari che oggi non vi accedono?

FATTO

I costi sostenuti dallo Stato negli ultimi 50 anni per le ricostruzioni dopo i terremoti sono stati di oltre 190 miliardi di euro (stima CNI 2014 e aggiornamento 2022 del commissario Legnini), con una media di circa 4 miliardi annui, in forte crescita negli ulimi anni. Solo i terremoti degli ultimi 25 anni hanno causato più di mille morti e un numero imprecisato di feriti.

​LE NOSTRE DOMANDE

9) Condividete che le misure di incentivazione del miglioramento della sicurezza statica degli edifici debbano essere stabilizzate e vi impegnate a farlo entro i primi 100 giorni della nuova legislatura?

10) Qual’è l’intensità minima di incentivo che ritenete efficace per stimolare gli interventi di miglioramento della sicurezza statica in misura sufficiente a ridurre progressivamente e significativamente il rischio sismico?

FATTO

Le restrizioni alla circolazione dei crediti d’imposta stanno causando una severissima restrizione della liquidità degli operatori e gravi rischi di default e di abbandono dei cantieri, con imprevedibili conseguenze sotto i profili sociale, fiscale e della responsabilità civile.

​LA NOSTRA DOMANDA

11) Condividete che il ripristino della circolazione dei crediti d’imposta sia una necessità inderogabile e urgente e vi impegnate ad attuarlo entro i primi 20 giorni della nuova legislatura, mantenendo nel tempo le condizioni che consentano una circolazione compatibile con l’esigenza espressa dal mercato, rimuovendo immediatamente gli ostacoli normativi e interpretativi e agevolando drasticamente le cessioni ai soggetti non finanziari?

FATTO

L’instabilità che ha caratterizzato in tempi recenti il sistema degli incentivi è in gran parte originata dall’introduzione di modifiche repentine oltre che dallo scarso ascolto delle ragioni e dei suggerimenti degli operatori.

​LA NOSTRA DOMANDA

12) Avete intenzione di impegnarvi ad attivare un tavolo permanente di consultazione e confronto con le parti sociali interessate, finalizzato all’effettivo e dettagliato monitoraggio del funzionamento del sistema di incentivazione e al suo miglioramento?

VEDI IL PDF DELLE DOMANDE AI PARTITI CON ANALISI DEI PROGRAMMI ELETTORALI

VEDI IL PDF DELLA LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO INDIRIZZATA A TUTTI I PARTITI

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