IL SUPERBONUS APPLICATO AL SISTEMA EDIFICIO-IMPIANTO

sistema edificio-impianto

Partono i primi cantieri di Rete Irene per la Riqualificazione Energetica del sistema edificio-impianto che usufruiranno dell’incentivo Superbonus 110. In questa case history parliamo di un esempio virtuoso che non solo è in grado di soddisfare il salto delle 2 classi richiesto dalla normativa, ma anche di ridurre il fabbisogno energetico in maniera molto significativa (circa il 75%) comportando un salto di 5 classi.

Con sistema edificio-impianto si intende una progettazione che massimizza la sinergia degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici nelle loro componenti: edile e di produzione e gestione dell’energia.

DATI EDIFICIO: Torino, via Noè 8 – condominio con 14 interni

Caratteristiche tipologiche: Edificio plurifamiliare a torre con rivestimento delle facciate in elementi tipo clinker

Importo totale dell’intervento (lavorazioni + oneri professionali ed incentivi considerati superbonus e bonus casa): € 1.329.532,00 IVA inclusa

Durata dei lavori prevista: 10 mesi

Risparmio energetico stimato: passaggio da classe convenzionale F del condominio a classe convenzionale A1 (riduzione del fabbisogno energetico pari a circa -75%)

Imprese e partner industriali partecipanti: Trivella Srl e Caparol

Nome del progettista, direttore Lavori: Ing. Alberto Perron Cabus

Nome dell’amministratore: Arch. Paola Ferraris

Come si è ottenuto il consenso a procedere da parte dei condomini

Il progetto nasce nel 2018 come intervento di Riqualificazione Energetica integrata del sistema edificio-impianto (cappotto + nuovo generatore a gas a condensazione), puntando a beneficiare degli incentivi ecobonus per le parti comuni (aliquota 70%) sull’involucro e per la sostituzione del generatore (aliquota 50%).

Come parte dell’attività di Rete Irene per la creazione del consenso a procedere da parte dei condòmini, è stata proposta l’integrazione ed il potenziamento di un numero ristretto di lavorazioni tali da conseguire almeno la qualità media dell’involucro in regime sia invernale che estivo, permettendo di accedere alla versione maggiorata dell’incentivo ecobonus per le parti comuni (aliquota 75%).

A valle dell’ottenimento della delibera favorevole per l’esecuzione dei lavori, con il lockdown emergenziale della primavera 2020 prima e la definizione di una nuova tipologia di incentivo poi, è stato posticipato l’avvio del cantiere fino al 7 gennaio 2021 per permettere la Riqualificazione Energetica del sistema edificio-impianto usufruendo delle detrazioni del Superbonus 110%.

Durante questo tempo di rinvio si è svolta l’attività di potenziamento del progetto al fine tanto di soddisfare tutti i requisiti richiesti dal nuovo incentivo, quanto di includere le nuove tipologie di lavorazioni incentivabili: è in questa fase che sono stati variati ad esempio i materiali isolanti con nuovi prodotti conformi ai Criteri Ambientali Minimi, così come gli spessori delle coibentazioni in ottemperanza alle nuove trasmittanze limite introdotte dal DM Mi.S.E. “Requisiti Ecobonus” del 6 agosto 2020; contestualmente è stata verificata positivamente la possibilità di cambiare il nuovo generatore di calore per la climatizzazione invernale dalla caldaia a gas a condensazione inizialmente di progetto con una pompa di calore (eventualmente parte di un generatore ibrido) abbinata ad una dotazione fotovoltaica in copertura.

Il nuovo scenario di intervento, che prevede un esborso finale netto da parte dei condòmini pari a poco meno del 6% dell’importo totale lordo previsto, unitamente alla possibilità che eventuali eccedenze di produzione della dotazione fotovoltaica potranno andare ad alimentare gli impianti comuni condominiali, ha rafforzato ulteriormente il consenso, ottenendo l’unanimità assembleare.

La maggioranza dei condòmini ha poi deciso di cogliere l’occasione per eseguire la sostituzione dei serramenti originali ancora presenti nelle abitazioni come intervento trainato superbonus.

Il meccanismo della Cessione del Credito

L’intervento godrà dell’esercizio dell’opzione per la cessione del credito fiscale generato da parte della totalità dei condòmini, sia per il credito fiscale derivante dal superbonus che da quello derivante dal bonus casa. L’istituto di credito con il quale è stato perfezionato il rapporto di cessione è Banca Intesa SanPaolo.

Stato di fatto – Involucro

Le facciate si presentano tutte con rivestimento in clinker con una fascia alta circa 1 metro in lastre di pietra presente al piano terreno, mentre il piano sottotetto arretrato presenta rivestimento con finitura ad intonaco tinteggiato. Sulle facciate si possono notare numerosi casi di distacco di porzioni del rivestimento in clinker e l’elevato accumulo di sporcizia; a seguito dei sondaggi eseguiti ampie parti risultano potenzialmente instabili.

I balconi, specialmente quelli d’angolo a forma  di  “punta  di  freccia”, presentano importanti distacchi dei copriferro e di porzioni del frontalino, risultando i ferri affioranti ed arrugginiti.

Stato di fatto – impianto

Il generatore di calore presente risulta vetusto e ormai a fine vita. Il logorio delle sue componenti ha comportato una ricorrenza di guasti e malfunzionamenti, documentati in particolar modo in corrispondenza dei giorni più freddi del periodo di riscaldamento (cioè i giorni di maggior sollecitazione del generatore).

Descrizione del progetto di efficientamento energetico

Sistema a cappotto da realizzarsi con pannelli in EPS additivato con grafite certificati per soddisfare i C.A.M. (assenza VOC ed adeguata percentuale di riciclato), con finitura in pasta colorata, secondo lo schema cromatico approvato dalla Commissione colore del Comune di Torino.

E’ previsto il risvolto del materiale isolante sia sui contorni finestra che sui sottovista dei balconi.

Come nuovi davanzali delle finestre sono previsti elementi preaccoppiati con pannello isolante.

Il sottotetto viene coibentato con pannelli isolanti in XPS e camminamenti con pannelli in fibra di legno.

L’impianto fotovoltaico da posizionarsi sulla copertura inclinata ed avente una potenza di picco pari a 20 kW sarà collegato ad un accumulatore di energia e servirà prioritariamente il nuovo generatore di calore; l’energia elettrica rinnovabile potrà essere utilizzata anche per alimentare gli impianti comuni, quali ascensore ed illuminazione scale.

Articolo realizzato dall’Arch. Jacopo AsteDirettore Tecnico Trivella S.r.l.

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