Cosa prevede la Manovra 2022 in termini di bonus per riqualificare gli edifici? E cosa prevede la nuova Direttiva Europea sull’efficienza energetica delle abitazioni? In che direzione si muove l’Italia per rispettare gli standard richiesti dalla UE? Analizziamo gli ultimi avvenimenti di queste 2 settimane.
Le politiche della Comunità Europea sono sempre più orientata a riqualificare il patrimonio edilizio esistente, edifici vetusti che producono oltre un terzo delle emissioni di CO2 e consumano oltre il 40% dell’energia utilizzata dai Paesi aderenti alla UE.
A metà dicembre la Commissione europea, con la Direttiva Epbd (Rendimento energetico dell’edilizia), ha proposto a ciascun Stato membro di efficientare il 15% del proprio patrimonio edilizio in classe G, chiedendo di riqualificare gli edifici per ottenere una classe F entro il 2027 per quelli non residenziali ed entro il 2030 per gli edifici residenziali.
L’obiettivo è fare in modo che gli edifici europei entro il 2050 consumino meno energia possibile, ponendo in atto un’importante decarbonizzazione.
In un primo momento era trapelato che la Direttiva Epbd volesse impedire la vendita di immobili in classe G dal 2030, cosa che ha fatto insorgere più associazioni a tutela dei proprietari immobiliari e che è stata smentita da Frans Timmermans, Vice presidente della Commissione Europea, nella presentazione della stesura finale, spiegando che la proposta di direttiva lascia agli Stati membri la libertà di stabilire come ottenere gli standard minimi indicati.
Sempre Frans Timmermans elogia pubblicamente il Sistema di incentivazione italiano per la riqualificazione energetica degli edifici definendo il Superbonus conveniente e produttivo.
La strada è propria questa: non imporre un cambiamento ma incentivarlo con un meccanismo virtuoso. Non si può continuare a vivere in case colabrodo che oltre a danneggiare seriamente l’ambiente sono poco confortevoli, ma non si può inibire il diritto di un proprietario alla vendita.
La strada è premiare chi riqualifica la propria casa rendendola più efficiente. Il messaggio corretto è far capire quanto la riqualificazione energetica produca benefici sia al singolo che alla collettività.
Intanto in attesa della versione definitiva della Manovra 2022 vediamo come è stato prorogato il Superbonus al termine dei lavori della Commissione del Bilancio del Senato:
- i condomini possono usufruire dell’incentivo 110% per tutto il 2023, inclusi gli interventi «trainati» che prevedono l’installazione di pannelli solari fotovoltaici e le colonnine per le ricariche delle auto elettriche;
- la proroga del Superbonus per le abitazioni unifamiliari è fino a dicembre 2022, per chi ha effettuato il 30% dei lavori entro giugno 2022. Non è previsto alcun tetto ISEE.
- proroga prevista per tutto il 2025 per gli interventi nelle aree colpite da eventi sismici a partire dal 2009.
- non è più presente il limite di aver presentato la CILA entro settembre 2021 per poter ultimare i lavori entro dicembre 2022;
- i prezzari individuati ai fini degli interventi di riqualificazione energetica restano applicabili anche per tutti gli altri bonus edilizi (incluso il 50%)
- E’ stato introdotto un bonus del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche
- Gli obblighi di asseverazione introdotti dal Decreto Antifrodi valgono solo per lavori sopra i € 10.000,00.
I bonus edilizi contenuti nella Manovra 2022 confermano la volontà di rispettare gli standard di efficienza richiesta dalla UE: ridurre l’emissione di Co2 causate dai consumi energetici degli edifici è fondamentale.
L’Italia è stata elogiata per il proprio sistema incentivante, ora bisogna perfezionare i meccanismi e strutturare un piano a lungo termine per permettere una maggiore organizzazione degli interventi.
Aspettiamo di leggere la versione della Manovra 2022 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, per capire quale futuro ci aspetta nella Riqualificazione degli edifici.