IL BLOCCO DEI CREDITI FISCALI SPIEGATO SEMPLICEMENTE

BLOCCO DEI CREDITI FISCALI

Con il blocco dei crediti fiscali tanti cittadini si sono trovati con interventi deliberati in assemblea e lavori mai partiti.

Abbiamo sviluppato questo articolo per la rubrica “Bonus Edilizia Facile” una serie di articoli per spiegare con parole semplici i meccanismi dei bonus edilizi.

Illustriamo con l’aiuto di Daniele Frigerio, Perito termotecnico e co-fondatore di Diagnosi Condominiale – Gli Specialisti della Progettazione Termotecnica per Condomini, esempi pratici per capire cosa è successo nel concreto negli ultimi mesi.

Daniele Frigerio è un giovane professionista che ha scritto diverse pubblicazioni sul tema condominio. Insieme a Fabio Bosco ha pubblicato nel 2018 un libro per spiegare i meccanismi della cessione del credito, quando la detrazione fiscale era al 70%.

Essendo una persona che sta molto a contatto con i condòmini, partecipa alle assemblee, si è reso disponibile a spiegare con esempi pratici cosa accade attualmente con il blocco della cessione dei crediti fiscali.

Sig. Frigerio, Lei ha sempre illustrato il tema della cessione del credito come una delle più grandi opportunità per i cittadini di riqualificare i propri condomini.

Il sistema della cessione del credito ha dato la possibilità a tante famiglie, soprattutto con proprietà all’interno dei condomini, di poter finalmente riqualificare le proprie case facilitando le decisioni in assemblea. Ora ci troviamo con lavori già deliberati ma mai partiti a causa del blocco della cessione dei crediti fiscali da parte del Governo, che a colpi di Decreti ha di fatto inibito un meccanismo di incentivo attivo per tutto il 2023.

Cosa succede per Voi professionisti?

Siamo sicuramente in difficoltà, attualmente la mia società si trova con almeno 35 condomini con interventi concordati e deliberati con amministratori e proprietari, mai partiti, che necessitano di mesi di cantiere con una timeline che diventa sempre più difficile da realizzare perché i tempi esecutive del cantiere si avvicinano sempre più pericolosamente alla data di fine incentivo al dicembre 2023. 

Se da una parte come professionisti ci siamo impegnati eseguendo le verifiche tecniche e normative, abbiamo partecipato alle assemblee per spiegare il processo ed aiutare i proprietari a prendere una decisione, a fronte di una delibera non possiamo iniziare i lavori. E’ una situazione indipendente dai professionisti e dall’impresa che bisogna far capire al cittadino

Vi trovate spesso a spiegare nel concreto il cambio di meccanismo?

Si perchè il condòmino non capisce come mai a seguito dei lavori deliberati l’intervento non è mai iniziato, e allora iniziano a chiamare l’amministratore, il professionista e l’impresa. E’ necessario fare nuovi incontri, spiegare il perchè dello stallo, rifare le assemblee con un’ulteriore delibera secondo le “nuove” procedure stabilite dagli ultimi decreti, ma essendo ancora tutto fermo c’è il concreto rischio di  non avere i tempi tecnici per effettuare i lavori

Ci fa qualche esempio pratico?


Cito 2 cantieri che dovremmo realizzare con Rete IRENE di vaste proporzioni. Un intervento programmato a Saronno prevede circa 14 mesi di cantiere. Questo caso in particolare ha richiesto un notevole lavoro di progettazione, confronti e varianti di adattamento. Eravamo pronti a partire già a maggio e così poter vedere anche economicamente il frutto del lavoro svolto ma attualmente la banca alla quale è stato richiesto il ritiro della cessione dei crediti fiscali non lo ha ancora concesso. Il tempo utile del cantiere in questo caso si sta avvicinando pericolosamente al tempo residuo dell’incentivo.

Se non verrà deliberato entro la prima metà di settembre c’è il rischio concreto che tale intervento non venga realizzato con il Superbonus 110% nonostante il condominio abbia tutte le carte in regola, l’amministratore e i condòmini si siano mossi per tempo e abbiano già confermato la loro volontà nell’eseguire il lavoro.

Altro esempio: un intervento che riguarda la riqualificazione energetica di un complesso di oltre 104 unità immobiliari. Un lavoro integrato che prevede la coibentazione delle facciate, della copertura e un importante riqualificazione impiantistica. Un intervento fortemente voluto dai proprietari, già deliberato, per il quale abbiamo aspettato i tempi di legge per eventuali contestazioni alla delibera e ci siamo poi trovati con i decreti che hanno cambiato le condizioni in essere. Dovremmo rifare le assemblee ma in questo caso invece oramai, anche se si sbloccasse oggi la situazione, non ci sono più i tempi tecnici per realizzare entro il 31 dicembre 2023 l’intervento.

Ci spiega cosa significa anche in termini economici per la filiera questo stallo?

In un intervento Superbonus sono coinvolte numerose figure professionali che anticipano le proprie prestazioni lavorative impegnandosi a fare diagnosi tecniche, verifiche urbanistiche, raccolta documentale.  Gli stessi condomini e consiglieri investono il loro tempo perché desiderosi e determinati ad efficientare il proprio edificio.

Sono tante le persone che hanno deciso di rinviare alcuni lavori personali per inserirle all’interno dell’intervento Superbonus: la sostituzione dei serramenti, l’installazione delle zanzariere o la ristrutturazione del proprio appartamento che è stata rimanda per farla contestualmente o successivamente all’intervento del 110. 

C’è un’economia parallela che sta aspettando che il cantiere Superbonus inizi, aziende che si sono tenute libere per dei lavori programmati, che hanno riservato i ponteggi e che sono ferme finché non si ottiene la cessione dalle banche. 

Tutto questo tempo perso qualcuno dovrà pure recuperarlo.

Ringraziamo Daniele Frigerio per aver condiviso con noi il suo punto di vista. Questa è un’altra testimonianza di persone oneste che desiderano semplicemente raccogliere il frutto del loro lavoro. 

Non aggiungiamo altro, queste parole rappresentano l’urgenza di un intervento politico immediato.

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Daniele Frigerio nasce professionalmente come progettista termotecnico e fina da subito si specializza nel settore condominiale.

Nonostante la giovane età può vantare diverse pubblicazioni: è autore del primo libro in Italia sulle valvole termostatiche “Il Manuale Definitivo sull’uso delle valvole termostatiche” e “La corretta gestione degli impianti termici centralizzatiGuida per l’amministratore di condominio

Viene periodicamente invitato come relatore ad innumerevoli convegni e corsi tecnici.

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