LE IMPRESE DEI CANTIERI SUPERBONUS REGOLARI SOTTO STRETTA

LE IMPRESE DEI CANTIERI SUPERBONUS REGOLARI SOTTO STRETTA

Se il 91% dei cantieri superbonus risultano irregolari, Rete Irene investe da 10 anni ormai nella riqualificazione energetica degli edifici. Rispondiamo all’articolo di Milena Gabanelli, sottolineando quanto le valutazioni generali – e ancor più i continui cambiamenti normativi – mettano in ginocchio tutto il comparto, anche coloro che, assumendosene onori ed oneri, operano in modo trasparente e a regola d’arte.

Inoltre riportiamo un importante riflessione di Virginio Trivella sui valori massimi che saranno stabiliti dal DM Prezzi previsto in pubblicazione il 9 Febbraio prossimo.

Nel 2013 siamo nati con un preciso scopo: realizzare interventi innovativi e di qualità alla portata di tutti, rendendo gli edifici esistenti più efficienti e sostenibili. Gli imprenditori che decisero di fondare Rete IRENE oltre ad una visione lungimirante di fare impresa, hanno condiviso una responsabilità sociale di “come fare impresa”. 

Una responsabilità che nella sua espansione va oltre il mero profitto ed assume un ruolo anche sociale.

Rete IRENE ha sempre investito risorse per perfezionare il suo lavoro verso standard qualitativi ed etici sempre più performanti. E soprattutto si è impegnata in campagne ed istanze che potessero divulgare e  promuovere tali standard. 

In questo periodo, relativo ai cantieri superbonus, vediamo vanificare tali obiettivi e l’impegno di un’intera filiera, grazie a provvedimenti che di fatto rendono nulli gli sforzi fatti, sono molte le istanze che vedono impegnati il Presidente, il Vice Presidente e il Comitato Scientifico.

Un grosso sforzo che stiamo portando avanti per tutta quella parte di lavoratori sani del Paese, che vengono penalizzati da provvedimenti che non meritano e che dovrebbero essere indirizzati, attraverso un attento controllo, verso chi è pronto a truffare. 

In questo momento la parte sana del Paese è sottoposta alla gogna mediatica con il rischio di pesantissime ripercussioni economiche e sociali.

Questo non è corretto soprattutto per chi chiede semplicemente di poter lavorare, nel rispetto delle disposizioni di legge.

A seguito della pubblicazione sul Corriere della Sera dell’approfondimento sui cantieri superbonus dal titolo “Superbonus 110%: irregolari 91 cantieri su 100” il Presidente Manuel Castoldi ha inviato una comunicazione alla Dott.ssa Milena Gabanelli. 

Siamo certi della volontà di fare un servizio pubblico ed informativa della rubrica DATAROOM, ma riteniamo importante che in questo particolare momento si parli anche di tutti quei dati positivi ed importanti che il sistema incentivante sta portando a questo Paese. 

Sono tanti gli studi referenziati che riportano l’impatto economico positivo del Superbonus considerando tutti i fattori economici, sociali e ambientali e che abbiamo riportato nel seguente articolo “IMPATTO ECONOMICO DEL SUPERBONUS: COME VALUTARLO?

Oltre alla lettera che riportiamo per intero condividiamo in questo articolo il pensiero di Virginio Trivella, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE, sui valori massimi che saranno stabiliti dal DM Prezzi il prossimo 9 febbraio.

LETTERA ALLA DOTT.SSA MILENA GABANELLI 

Dott.ssa Gabanelli buongiorno.

Sono Manuel Castoldi, Presidente di Irene, una rete di imprese specializzate nella riqualificazione energetica del patrimonio edile esistente.

Siamo nati 10 anni fa, e le aziende che compongono il nostro gruppo operano da 100 a 30 anni nel settore di riferimento.

Quindi non siamo sicuramente nati ieri o con l’avvento del Superbonus, anzi.

Può leggere di noi sui seguenti link per farsi un’idea di cos’è il mondo della riqualificazione energetica, quale la sua filiera ed in quale modo, etico, si devono affrontare le cose. E da quanto tempo, ed in che modo, se ne parla.

www.reteirene.it

www.reteirenepeople.com

In queste ultime settimane stiamo assistendo con una forza d’urto senza precedenti ad una campagna mediatica (ed anche legislativa) che evidentemente ha il solo scopo di denigrare ed affossare un provvedimento che rappresenta l’unica vera chiave di svolta per la ripresa economica, sociale ed energetica dei nostri territori.

Come possiamo parlare di “transizione ecologica” (parolone di cui ci riempiamo tutti la bocca senza capirne il vero significato) senza pensare prima di ridurre i consumi energetici del nostro Paese?

Mi permetto di segnalarLe che c’è una parte sana del Paese Italia che ogni giorno lavora, produce, investe e lotta per giungere verso obiettivi non solo di profitto ma di socialità e di eticità.

Fare impresa non è un salvadanaio, fare impresa è un compito ben diverso.

Nei link di collegamento che le ho trasmesso troverà anche quanto ci siamo permessi di inviare al Presidente del Consiglio ed ai Ministri investiti dal tema energetico ed economico di cui sopra.

Nel nostro Paese ci sono delle truffe?

… Scusi la franchezza: “Ma va? Non si erano mai viste prima d’ora..”

Chi ha il ruolo di controllore non deve demandare al controllato di mettere in atto controlli e regole, le dovrebbe dare lui.

Questo è il punto!

Questa la battaglia che si dovrebbe sostenere tutti uniti per il bene del Paese. E non solo sul superbonus …

Non si butta via tutto perché “è più comodo” … così si affossa un’intera filiera fatta da imprese, industrie, professioni, artigiani e famiglie.

Così si rischia di demolire quanto di buono era stato fatto, e di giungere ad un livello economico e sociale senza precedenti.

Mi permetto di lasciarle anche il riferimento ad un mio post dove, in maniera educata ma polemica, facevo riferimento al tema delle frodi ed al loro valore …. Così giusto per mettere in fila le questioni e per dare il corretto ordine delle responsabilità.

POST DI MANUEL CASTOLDI

Attenzione sempre a come ci poniamo verso la parte sana del Paese, che oggi non merita un simile trattamento ma al contrario merita una mano tesa e regole forti che non consentano distorsioni o frodi.

La parte sana del Paese chiede questo, e chiede di poter lavorare.

Ed oggi è sottoposta alla gogna mediatica con il rischio di pesantissime ripercussioni economiche e sociali.

Certo che vorrà spendere qualche minuto di attenzione alla lettura attenta dei documenti vista la sua caratteristica di giornalista scrupolosa, la ringrazio e le auguro una buona giornata ed un buon lavoro.

Restando sempre a disposizione.

Manuel Castoldi, Presidente

IL POST DI VIRGINIO TRIVELLA

3 giorni al 9 febbraio​.

I valori massimi che saranno stabiliti dal DM Prezzi potrebbero avere effetti ancora più devastanti di quelli causati dalla stretta sulle cessioni: dipenderà da come sarà aggiornato “l’Allegato I” che, è bene ricordarlo, si applica a tutti gli Ecobonus e non solo al vituperato Superbonus.

Valori troppo esigui (in ogni caso arbitrari, stante la variabilità degli interventi) determinerebbero la riduzione di tutte le percentuali reali di detrazione, a prescindere da quelle nominali.

Bisognerebbe ricordare quali erano i volumi prodotti dall’Ecobonus Condomini 70% e confrontarli con l’obiettivo della decarbonizzazione (3% del patrimonio immobiliare profondamente riqualificato ogni anno). Parlo di involucri certificati, non di fantastilioni di caldaie e caldaiette incentivate con il Bonus 50% (e non con l’Ecobonus, chissà perché), con effetti strabilianti sui MTEP di energia risparmiata stimati statisticamente.

Insieme alla draconiana limitazione della circolazione dei crediti d’imposta, valori massimi non correlati ai costi effettivi degli interventi possono determinare un calo della domanda a livelli addirittura inferiori a quelli ante pandemia.

Permettetemi di farvi dare un’occhiata alla mia sfera di cristallo (perdonerete la presunzione, ma raramente ho sbagliato le previsioni).

Immediatamente dopo la pubblicazione del DM assisteremo a un blocco pressoché totale dei nuovi contratti, in attesa di verificare quale sarà l’effetto dei nuovi valori sul quadro economico delle operazioni. La stagione estiva sarà decapitata e proseguiranno solo i lavori già contrattualizzati.

In autunno si assisterà a una ripresa nei nuovi contratti, limitatamente a quelli che consentiranno di applicare percentuali di detrazione reali simili a quelle nominali. Valori massimi troppo bassi comporteranno un abbandono esponenziale delle iniziative e una drastica riduzione della qualità degli interventi, con preparazioni inadeguate, ponti termici trascurati, lavori complementari omessi.

Se la circolazione dei crediti d’imposta non sarà ripristinata, la maggior parte delle imprese sarà impossibilitata a operare per carenza di cessionari.

La credibilità del sistema degli incentivi sarà compromessa e i suoi detrattori avranno ben ragione di denunciarne la regressività, a favore della popolazione più abbiente.
Per la terza volta in tre mesi si assisterà all’introduzione di norme dagli effetti retroattivi: questa volta, se non sui contratti in corso (bontà loro), sulle decine di migliaia di interventi progettati che sono in lista di attesa.
Ministro Cingolani e funzionari del MITE: pensateci bene

Virginio Trivella, coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Rete IRENE

VEDI IL POST ORIGINALE DI VIRGINIO TRIVELLA

I cantieri superbonus sono fondamentali per lo sviluppo del nostro Paese, questi provvedimenti colpiscono duramente le piccole-medie imprese, artigiani, professionisti, produttori e soprattutto le famiglie che sono desiderose di riqualificare i propri edifici!

2 pensieri su “LE IMPRESE DEI CANTIERI SUPERBONUS REGOLARI SOTTO STRETTA

  1. Daniele Di Tullio dice:

    I limiti di spesa già oggi presenti in prezzari pubblici non aggiornati (responsabilità delle regioni e non imprese) difficilmente giustificano lavori a reale regola dell’arte (sicurezza, qualità progettuale, qualità del bene e durabilità dell’opera) . Non comprendere quanto sia importante la qualità e durabilità in relazione ai costi è assurdo

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