I NEGAZIONISTI DEI BENEFICI DEL SUPERBONUS

I NEGAZIONISTI DEI BENEFICI DEL SUPERBONUS

Secondo il Ministro Giorgetti i benefici del superbonus sono principalmente a vantaggio dei ricchi, fatto che ci rende ridicoli nel contesto internazionale. Un pensiero oggettivamente contestabile grazie agli autorevoli dati disponibili.

Nuova settimana e nuova campagna diffamatoria del Superbonus. Ha destato molte reazioni l’intervista rilasciata al Corriere della Sera da Giancarlo Giorgetti Ministro dello Sviluppo Economico, in cui critica ampiamente il Superbonus con frasi che sono state riprese su molte testate e siti.

“Diamo soldi ai miliardari per ristrutturare le loro quinte case delle vacanze. Ride tutto il mondo” e ancora sull’edilizia “droghiamo un settore in cui l’offerta di imprese e manodopera è limitata”  preoccupandosi della poca strategia industriale e del rischio che dilaghi la “disoccupazione nell’industria spiazzata dall’imposizione del passaggio all’auto elettrica entro il 2035”.

Sono frasi estremamente preoccupanti e che hanno destato numerose reazioni, soprattutto oggettivamente contestabili per i numerosi dati disponibili sui benefici del superbonus, pubblicati da fonti autorevoli.

Il mondo NON ride, anzi… a dicembre il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans aveva elogiato il Superbonus Italiano come “un affare” molto “conveniente”, un modo produttivo di usare le risorse pubbliche per contrastare la povertà energetica causata anche dalle condizioni di edifici energivori.

Una misura per dare soldi ai ricchi? IN REALTÀ NON PROPRIO! 

Grazie ai benefici del Superbonus è stato possibile mettere in cantiere lavori e condomini con evidenti problemi di ammaloramenti dei quali nelle assemblee discutevano da anni e non riuscivano a deliberare gli interventi. 

Situazione che viviamo quotidianamente frequentando le assemblee condominiali da qualche decennio. E guarda caso i più importanti interventi di Superbonus 110 sono nelle periferie e/o nei quartieri più popolosi, non certo nel quadrilatero della moda. 

E per quanto riguarda gli interventi realizzati o in fase di realizzazione nelle aree montane o marittime, va ribadita con forza l’importanza che queste operazioni hanno ed avranno sulla gestione energetica del Paese Italia, in quelle aree infatti troviamo degli esempi di massima gestione energivora e di minima cultura costruttiva. 

Forse il Ministro Giorgetti non conosce nel suo profondo la realtà del costruito nel nostro Paese e non si rende conto di quanto oggi stia pesando il caro bollette sulle famiglie normali (non certo sui milionari cui lui si riferisce). 

Perché fare riqualificazione energetica significa prima di tutto ridurre i consumi, solo così si potrà poi parlare di “transizione ecologica “ e di investimenti nella produzione di nuova energia …. Prima riduco i consumi e poi investo per produrre quanto mi serve.

ESEMPI DI COME L’INCENTIVO SUPERBONUS HA AIUTATO A SBLOCCARE DEI LAVORI DOPO ANNI

Via Liguria 4/6, Cologno Monzese riqualificato nel 2021 dopo che nel 2018 un’ordinanza Comunale chiedeva una perentoria messa in sicurezza.

Viale Stelvio 18/20 a Milano un progetto che ha addirittura origine nel 2004, dove era stata ipotizzata una ristrutturazione delle facciate e dei balconi e per il quale è stato aperto il cantiere nel maggio 2021.

via Noè 8, Torino, un esempio virtuoso di intervento integrato edificio/impianto che farà un eccezionale salto di classe energetica da F a A1. La cura del condominio con alle spalle una storia delicata di unità immobiliari in fallimento successivamente rilevate dagli attuali condomini.

Via Marche 47/49/53, Fizzonasco dove il “condominio 3 case” aveva iniziato la valutazione progettuale ed economica dell’intervento per una sola palazzina nel 2019, grazie al Superbonus si è potuto procedere a riqualificare l’intero complesso di 3 edifici.

Queste sono solo alcune delle Case History di cittadini comuni, che condividono un bene comune e che grazie al Superbonus hanno potuto procedere con i lavori per i quali potranno usufruire di una rivalorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, ma in contemporanea contribuiscono al miglioramento della qualità ambientale e sociale delle città, al PIL e all’economia.

Non lo diciamo NOI come parte interessata, i benefici del Superbonus sono riportanti in studi e rapporti di enti, associazioni, università riconosciute a livello Nazionale ed internazionale: il Cresme, Il CNI, Luiss Business School, solo per citarne alcuni che abbiamo raccolto nell’articolo IMPATTO ECONOMICO DEL SUPERBONUS: COME VALUTARLO?

Mentre scriviamo questo articolo, il 23 febbraio, Ance ha presentato nell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni i dati record del 2021 con +16,4% di investimenti su base annua, un settore che contribuisce fortemente alla crescita sostenuta del Pil. Una crescita trainata in prima battuta dal Superbonus, che registra dati clamorosi per u +26,7% ore lavorate e per un +11,8% di lavoratori iscritti.

Non crediamo che questi dati permettano all’Europa e al mondo di “ridere dell’Italia”. 

ll presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici, dichiara attraverso le pagine de Il Giorno Milano, quanto possa essere sbagliato contrapporre l’industria produttiva in generale ai proprietari immobiliari, per arrivare ad invocare la soppressione di tali agevolazioni devolvendo le risorse alla prima.

Le truffe ci sono state, ma per una mancanza di Vigilanza da parte di chi doveva farlo, la messa in atto di frodi verso lo Stato c’è sempre stata e sempre purtroppo ci sarà senza adeguati controlli cui la politica è deputata a fornire pronte risposte, ma non si può penalizzare chi lavora da decenni e da decenni investe in questo settore, senza perseguire e ricercare chi delinque.

Da anni chiediamo che venga posta in atto una qualifica delle imprese che si occupano di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, questo sarebbe un primo passo verso una regolarizzazione del mercato e consentirebbe al legislatore di avere maggiori certezze e minori inconvenienti. 

Al Superbonus è stata affiancata una campagna denigratoria assurda, accusandola di essere “la più grande frode allo Stato”.  Peccato che sia la stessa Agenzia delle Entrate a smentire i fatti con L’Audizione del 10 FEBBRAIO 2022, del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Dove nell’articolo Art. 4 – Misure di contrasto alle frodi in tema di cessione di bonus fiscali, viene esplicitata una tabella dove si riportano i dati in possesso dell’Agenzia relativi ai bonus fiscali maggiormente utilizzati, in percentuale, per la realizzazione delle frodi nell’ambito delle cessioni di crediti d’imposta. Il Superbonus ne rappresenta solo il 3%

Tabella Estratta dal documento dell’Agenzia delle Entrate

Il dubbio è di cosa stiamo parlando? I benefici del Superbonus sono una misura quantificabile nell’aumento del terzo del Pil nel 2021, fulcro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

Quindi attendiamo di capire quale sarà il prossimo titolo critico nei confronti del Superbonus. Vediamo quale altra creatività sarà espressa. 

INTANTO IMPRESE E FAMIGLIE SONO FERME NONOSTANTE LE MODIFICHE INTRODOTTE NEI GIORNI SCORSI … QUESTO NON È UN MODO PER FERMARE SVILUPPO ED ECONOMIA??? LO CHIEDIAMO PER UN AMICO!

Anche l’inasprimento di sanzioni verso la filiera dei progettisti, al posto di mettere in campo adeguati controlli normativi, è un esempio tangibile della chiara volontà da parte del legislatore di ridurre al minimo l’impatto del Superbonus 110 con azioni volte a creare solo paura e grande sfiducia.

La filiera dei progettisti non va né denigrata né abbandonata a se stessa, al contrario va supportata ed in forma condivisa vanno risolti tutti i nodi che ancora oggi risultano essere presenti, affinché sia chiaro a tutti come procedere e come lavorare con la dovuta serenità .. e con i controlli adeguati che chiediamo dall’Agosto 2020. 

BASTA NEGARE I BENEFICI DEL SUPERBONUS, METTIAMO IN ATTO STRATEGIE PER SUPPORTARE IMPRESE E PROFESSIONISTI QUALIFICATI A LAVORARE.

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