DL SOSTEGNI-TER: BASTA CON CONTINUI PROVVEDIMENTI

LETTERA APERTA: DL Sostegni-ter

A seguito della bozza DL Sostegni-ter diffusa dalla stampa il 21 gennaio scorso, Rete IRENE ha scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio e ai suoi Ministri.

Di fronte all’ennesimo provvedimento che apporta modifiche al Superbonus 110 chiediamo che si interrompa al più presto questo meccanismo di continui provvedimenti che generano la più assoluta incertezza e affossano l’intera filiera della Riqualificazione Energetica: Imprese, Industrie, Professionisti ed Artigiani che stanno lavorando onestamente. E soprattutto si scoraggiano le famiglie desiderose di migliorare le proprie case e si penalizza l’ambiente, privandoci di uno degli strumenti che contribuisce maggiormente alla diminuzione delle emissioni nocive in atmosfera.

LETTERA APERTA: DL Sostegni-ter. Misure in materia dell’incentivo fiscale Superbonus110.

Egr. Presidente Draghi, Egr. Ministro Franco, Egr. Ministro Cingolani, Egr. Ministro Giorgetti, Egr. Ministro Orlando, Egr. Ministro Giovannini,  leggiamo con profondo disappunto la bozza del DL Sostegni-ter nella versione diffusa il 21 gennaio dagli organi di stampa.

Siamo di fronte all’ennesimo provvedimento che apporta modifiche alle modalità di un incentivo fiscale fortemente voluto dai Cittadini e da tutte le parti politiche e che rappresenta con certezza il più efficace strumento per lo sviluppo economico e sociale del Paese Italia degli ultimi decenni.

Uno strumento che vede coinvolta una filiera di tutto rispetto che coinvolge la parte sana del nostro tessuto economico e che costituisce un’arma contro la disoccupazione, lo spreco di energia e le emissioni nocive.

Questa continua incertezza rischia di minare un intero tessuto economico e sociale, scoraggiando la domanda di interventi e le imprese serie. E mette a rischio gli investimenti fatti e quelli programmati, oltre a pregiudicare l’avvio, a scala adeguata, della transizione energetica nel settore immobiliare.

Basta! Basta con continui provvedimenti e con l’assoluta incertezza di regole.

Quanto sta per essere promulgato non è la soluzione per colpire frodi e speculazioni, ma solo un buon modo di contrastare il sistema degli incentivi che ostacolerà bruscamente il funzionamento del mercato creando scompiglio, incertezza e un gigantesco contenzioso tra i cittadini e un’intera filiera di operatori sani, colpevoli di aver dato applicazione con fatica e sudore a una legge dello Stato Italiano.

Non è così che si combattono le truffe!

Così si affossano Imprese, Industrie, Professionisti ed Artigiani. Un’intera filiera allo sbando per l’ennesima volta.

Così si affossano le famiglie, bisognose e desiderose di migliorare la propria casa.

Così si affossa quel lungo e lento processo di transizione energetica cui siamo chiamati a dare risposta.

Così si rende un pessimo servizio al Paese intero.

Volete colpire coloro che operano in modo illegale? Giusto, sacrosanto e corretto. Allora mettete in campo azioni di controllo stringenti, verifiche puntuali, sanzioni pesanti.

Siete lo Stato e avete tutti gli strumenti per farlo!

Ma le regole di un sistema economico devono essere certe e durature. Da tempo le associazioni di categoria vi chiedono certezza del diritto e vi indirizzano proposte, per lo più inascoltate, in grado di arginare i comportamenti scorretti, ricondurre le attività alla sola parte sana del sistema delle imprese e consentire a questa di operare serenamente, fare impresa e produrre quella ricchezza interna che aiuti il Paese Italia ad uscire da una situazione generale di grande difficoltà economica e sociale.

Siamo certi che le conseguenze del DL Sostegni-ter non siano state correttamente valutate.

Alla limitazione del meccanismo di trasferimento dei crediti fiscali a un’unica cessione seguiranno gravi conseguenze e pesanti ricadute su tutta la filiera, senza portare alcun valore aggiunto alla capacità di controllo e di repressione delle frodi che è già stata assicurata dalle norme introdotte a novembre (Decreto Antifrodi) e reiterate con la legge di bilancio.

La conseguenza più ovvia e ineludibile del nuovo provvedimento sarà un ingessamento dei meccanismi di pagamento e il prosciugamento della liquidità delle imprese e dell’intera filiera, che non potrà reggere alle nuove condizioni e che comporterà il blocco dei cantieri e l’abbandono delle nuove iniziative.

La crisi di liquidità metterà in crisi centinaia di migliaia di Cittadini che non vedranno ultimati gli interventi iniziati e che subiranno il rischio di contestazione e ripetizione da parte dello Stato delle detrazioni già legittimamente cedute.

Un’avvisaglia di ciò che succederà è già stata vissuta negli ultimi mesi in conseguenza del Decreto Antifrodi che ha causato l’immediato blocco dell’operatività degli istituti di credito, solo parzialmente recuperata dopo le doverose e tardive precisazioni interpretative degli organi competenti.

Il provvedimento di novembre, unitamente alla tanto violenta quanto superficiale campagna denigratoria del Superbonus che si è abbattuta sul mercato ad opera di parte della stampa, ha già indotto diversi primari operatori finanziari ad abbandonare la partita, privando il mercato di una grande quota della capacità di assorbimento dei crediti d’imposta.

L’introduzione del nuovo provvedimento, così come articolato nel testo diffuso il 21 gennaio, darà il colpo di grazia al sistema, paralizzando per mesi la circolazione dei crediti d’imposta in attesa che gli istituti di credito (quelli che vorranno continuare ad operare nel settore) riorganizzino le proprie procedure, prosciugando la liquidità delle imprese e determinando il fallimento di molti operatori, e pregiudicando la possibilità di avviare i tanti nuovi interventi che sono in procinto di essere contrattualizzati.

Sempre che il vero obiettivo del provvedimento non sia quello di ostacolare il sistema, è necessario che il Governo sia consapevole della responsabilità che si assume per le sue conseguenze e di tali conseguenze ne dovrà rendere conto al Paese intero.

Certi che il “Governo dei Migliori” vorrà prendere in seria considerazione quanto illustrato, auspichiamo che il nuovo decreto venga non solo rimandato ma modificato nella sua sostanza e reso conforme agli interessi dei Cittadini e a quanto un’intera filiera chiede da mesi, promuovendo il confronto preliminare su misure, in un ambito tanto strategico per il Paese, che rischiano di compromettere la sopravvivenza di un intero comparto.

Il Presidente, Manuel Castoldi

Il Vice Presidente, Mario Tramontin

Il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Virginio Trivella

3 pensieri su “DL SOSTEGNI-TER: BASTA CON CONTINUI PROVVEDIMENTI

  1. Carlo Faggionato dice:

    Grazie Dott. Castoldi, a nome della categoria degli amministratori condominiali, direttori di un’orchestra con spartiti continuamente rimescolati, al centro del ciclone organizzativo e di coordinamento del 110, sempre più carichi di rischi, responsabilità, scadenze ed incombenze, per lo più solo formalità e pratiche che parassitano energie, tempo e denaro, senza impedire, a chi vuole realmente truffare, di continuare a farlo,, solo con qualche costo e connivenza in più da comprare in qualche ufficio pubblico.

    Come amministratore mi trovo a dover periodicamente riferire e spiegare ai condomini il perchè di ulteriori ritardi e di ulteriori pratiche, perdnedo credibilità insieme a tutto il sistema del 110.

    Più di uno stabile sta facendo marcia indietro, rinunciando a cappotto e fonti alternative, ripiegando ad occuparsi della manutenzione straordinaria e ristrutturazione necessarie, come non fosse accaduto nulla, è stata solo una montagna di fiato e assemblee sprecate.
    Alla fine movimenterà quindi solo una frazione della possibile “economia” che invece avrebbe potuto mettere in moto con una radicale riqualificazione energetica dello stabile.

    C’è un limite alla difesa della propria credibilità, oltre il quale il condòmino si sente preso in giro. Non dallo Stato, dall’Agenzia delle Entrate o dall’ENEA, le cause originarie. Ma dall’unico vero interlocutore a cui ricorre per sapere come procedono “le pratiche” per la riqualificazione dello stabile: l’amministratore.

    Con stima e solidarietà, CF

  2. meani arch ing mario dice:

    A mio avviso si dovrebbe aver cura di badare all’applicazione di prezzi contenuti e non eccessivi così creati dall’improvviso eccesso di domanda… Si badi a distribuire su un congruo lasso di tempo gli incentvi per consentire prezzi equi e miglior accesso a tutti gli aventi diritto. Grazie

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