I BENEFICI DELLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA IN NUMERI

I vantaggi della Riqualificazione Energetica

Con 15 condomini asseverati lo scorso settembre, siamo in grado di parlare dei benefici della riqualificazione energetica in termini numerici in base a dati certificati. Percentuale media di efficientamento del 62,67% per un salto medio di 4,4 classi anziché le 2 richieste come minimo dalla normativa.

In questo articolo spieghiamo nel dettaglio i risultati legati alla riqualificazione degli edifici energivori.

Se il risparmio economico delle case che hanno beneficiato del superbonus 110 è difficile da calcolare con precisione in questo momento, a causa dei costi energetici in fibrillazione, siamo certamente in grado di determinare i benefici della riqualificazione energetica in termini di efficienza su 15 condomini che abbiamo asseverato lo scorso settembre.

L’energia ha dei costi spropositati, che la causa sia la guerra o la speculazione il risultato è lo stesso: siamo dipendenti da altri Paesi e per questo imprese e famiglie pagano un prezzo insostenibile in termini monetari, per quanto riguarda il comfort abitativo ci vuole un articolo a parte.

Purtroppo paghiamo pegno di una politica energetica assente dai piani di governo. Risulta straordinario, letto soprattutto oggi a 10 anni di distanza, il Decreto interministeriale 8 marzo 2013 – Strategia energetica nazionale dell’allora Ministro Corrado Passera, un documento talmente lungimirante da essere finito in un cassetto.

La strategia che si basava su 7 priorità a supporto di una crescita sostenibile del Paese attraverso un miglioramento sostanziale della competitività del sistema economico italiano, prevedeva quale primo punto l’efficienza energetica. Questo documento, se attuato con un piano strategico 10 anni fa, non avrebbe portato alla crisi energetica attuale ma ci avrebbe reso più indipendenti.

MA QUANTO VALE AVERE EDIFICI PIÙ EFFICIENTI?

Parliamo di numeri con l’Arch. Jacopo Aste, il responsabile del Commissioning tecnico fiscale di Rete IRENE, che sta calcolando quanta energia viene risparmiata in termini di KWh/a per i cantieri della Rete di Imprese. 

Al momento in cui pubblichiamo questo articolo il nostro network di imprese ha 126 cantieri in corso, 29 conclusi e 49 da avviare (periodo considerato dall’entrata in vigore del Superbonus ad oggi).

Il team Commissioning ha supervisionato e condotto ad efficace compimento, dal 2020 ad oggi, circa 150 asseverazioni riferite all’efficientamento energetico; il calcolo che riportiamo di seguito riguarda il solo mese di settembre 2022 dove sono state completate 15 asseverazioni.

L’energia risparmiata conseguita o che si sta conseguendo è pari complessivamente a 1’663’222 kWh/a (rappresentativi di vari stadi di avanzamento: SAL 1, SAL 2 o SAL Fine Lavori).

Oltre 1,66 GWh all’anno che detto in altri termini corrispondono ad annullare totalmente il fabbisogno energetico di un’azienda ben oltre la soglia per essere classificata come “energivora” o ancora equivalgono a “liberare” la produzione energetica annuale di una piccola centrale idroelettrica per poterla destinare ad altri usi.

Il singolo intervento più significativo in termini di energia risparmiata cuba 450 MWh/a: è un Condominio di oltre 60 famiglie. L’intervento con la riduzione più “contenuta” di energia è ovviamente una unifamiliare: il risparmio è di “appena” 11,1 MWh/a.

Delle 15 asseverazioni completate, la percentuale media di efficientamento energetico è del 62,67%.

Con un picco al 92,71% e corrispondente salto di classe da F ad A4 per un SAL Fine Lavori comprendente la contabilizzazione di tutti i trainati.

Mentre il “fanalino di coda” è legato al SAL 1 di un Condominio, dove i trainati privati sono ancora in fase di definizione e contrattualizzazione, pertanto l’efficientamento energetico è “solo” 26,25%, con passaggio di classe energetica da F a D.

Sui 15 cantieri asseverati, solo 1 si è limitato all’obiettivo minimo del salto di 2 classi energetiche imposto dalla normativa. Gli altri 14 hanno visto invece un salto da 3 classi (molto diffuso) fino all’eccezione meritevole di 8 classi.

APE convenzionale - pre operam
APE convenzionale – pre operam
APE convenzionale - post operam
APE convenzionale – post operam

Precisiamo che il salto massimo teoricamente possibile è di 9 classi energetiche (ipotizzando di partire dalla meno performante G fino ad arrivare alla più prestazionale A4).

Questo è quanto è stato possibile stimolare con gli incentivi esistenti e con l’intensità attualmente in essere.

Se il risparmio sulla bolletta riguarderà i pochi fortunati (non così pochi: sono centinaia le famiglie; non così fortunati: perché i risultati sono frutto di precise azioni e non del caso), il beneficio in termini di minori emissioni di CO2 interesserà tutti. 

Quest’ultima riflessione è doverosa per far capire i benefici della riqualificazione energetica che dal privato si rifletto sulla comunità. Perché l’autonomia e la transizione energetica si fa solo con una massiva riduzione dei fabbisogni data dal contributo di ogni singolo edificio/condominio.

Non è con la razionalizzazione forzata che si ottengono i risultati auspicati ma con la pianificazione e l’innovazione.

VEDI L’ARTICOLO “BOLLETTA ENERGETICA DELLE FAMIGLIE ITALIANE: QUANTI SOLDI STIAMO BRUCIANDO?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *